Il Torino di Giampiero Ventura legittima le sue ambizioni di metà classifica e incamera tre punti fondamentali per spingersi in alto in graduatoria. Ne è una dimostrazione più che chiara il perentorio 4-1 inflitto al Catania di Luigi De Canio, che compie diversi passi indietro rispetto al brodino della vittoria di due settimane fa con l’Udinese e svela drammaticamente falle assai estese a livello di gioco e di tenuta mentale.

L’aria di novità all’”Olimpico”, dopo le sole due vittorie e i ben sei pareggi fino ad oggi, si respira già all’annuncio delle formazioni ufficiali, con Ventura che esce dagli schemi e accantona il 3-5-2 per il 4-3-3, con El Kaddouri alto a sinistra nel tridente con Cerci e Immobile. Nel Catania Plasil torna subito dal 1’, Guarente rimpiazza l’indisponibile Almiron mentre Gyomber è ancora titolare a dispetto del recuperato Spolli.

Il motivo della partita sembra chiaro sin dall’inizio: Toro aggressivo e con il pallino del gioco in pugno, Catania in assetto da ripartenza. Sembra chiaro anche il modo in cui si evolveranno le cose, con l’attacco etneo impreciso e farraginoso nonostante i margini di manovra e una mediana mai capace di gestire con continuità il possesso. Sulla destra Cerci fa quel che vuole, ma soprattutto Immobile si mostra risoluto a trascinare il Toro che tanto ha creduto in lui in estate dopo il flop al Genoa: l’ariete napoletano prima colpisce la traversa di testa in un’azione prolungata in area al 5’, poi sfrutta il gentile omaggio di Legrottaglie che si distrae e incespica sul passaggio di un compagno spianandogli la strada per la volata solitaria vincente. Al 10’ è 1-0.

Dagli etnei, escludendo un destro al volo di Guarente dal limite fuori di poco appena dopo lo svantaggio, arrivano timidi segnali di risveglio dal 20’, ma è troppo poco per ristabilire l’equilibrio. Anzi, al 34’ la forbice comincia ad allargarsi con il primo gol in serie A di El Kaddouri, che raccoglie in area un tentativo di intercetto di Guarente convertitosi in assist al centro dell’area. E’ qui che si intravede nel modo più evidente la tensione e la difficoltà nel plotone etneo: De Canio spende già due sostituzioni, facendo uscire anzitempo Castro (l’argentino la prende male e lascia la panchina) e Guarente (tra i migliori in campo al di là dello sfortunato appoggio per il raddoppio granata) per Leto e Barrientos. L’intento di dare maggior peso alla zona centrale è chiaro ma non è seguito da adeguati riscontri, prima dell’intervallo si segnala solo un diagonale di Immobile sul secondo palo di poco a lato.

Nella ripresa Catania più determinato, ma ugualmente fragile, il Toro subisce comunque il ritorno degli etnei che al 50’ pescano l’1-2 con Leto, il cui tiro dal limite viene deviato da un difensore e assume una traiettoria a pallonetto imprendibile per Padelli. La partita si riapre ma solo nel punteggio, all’episodio non segue una pressione decisa da parte degli ospiti che non riescono a costruire con continuità, complici le difficoltà di aderenza sul terreno per diversi elementi. Crescono l’agonismo e parallelamente il nervosismo, ma in due minuti i granata spengono le velleità rossazzurre e chiudono la partita.

Al 60’ Moretti stacca indisturbato in area su un corner dalla sinistra. Un giro di lancette più tardi grande lavoro in area di Immobile che porta con sé un difensore e calcia in porta chiamando all’intervento Andujar, sulla cui respinta si avventa El Kaddouri per il 4-1. Catania stordito e disastrato, Ventura concede la standing ovation ai suoi protagonisti e la gara di lì in poi ha poco da dire, eccetto una punizione di Barrientos e un tiro-cross di Keko sventati in angolo da Padelli, prima di due errori sottoporta di Cerci nel finale.

Il Torino torna al successo dopo dieci partite e i suoi meriti oggi vanno ben oltre il punteggio. Granata compatti e finalmente capaci di dare il colpo del ko e gestire con padronanza e autorevolezza la situazione di vantaggio. Difficile invece parlare soltanto di "giornata storta" per il Catania, i cui demeriti fanno la loro parte nell'economia del match: squadra priva di idee e personalità, non è bastata la reazione ad inizio ripresa che ha fruttato soltanto il fortunoso 1-2 di Leto, inefficace al di là del gol. I granata si mettono al sicuro in graduatoria con 15 punti, il Catania da stasera è ultimo in compagnia del Chievo con 9 punti.