E' bastata una mattinata in sede per decidere le mosse future in casa Milan. Oggi in Via Turati, si sono trovati Massimiliano Allegri, l’amministratore delegato Adriano Galliani e Barbara Berlusconi per discutere di questo momento delicato. La squadra andrà in ritiro un giorno prima della partita contro l’Udinese, una scelta fatta per stare insieme.
Una scelta, dunque, non punitiva, ma presa soltanto vista la delicatezza del periodo.Ricompattare il gruppo all’inizio di un tour de force che segnerà, in positivo o in negativo, il cammino del Milan in campionato e in Champions League.
Una scelta presa dopo la figuraccia rimed iata domenica in amichevole a Caen (sconfitta per 3-0 contro una squadra che milita nella seconda divisione francese). Lo stesso provvedimento era stato adottato un anno fa (22 ottobre 2012) dopo il ko con la Lazio all'Olimpico. Un' anno dopo la situazione è simile.Quella scelta, che produsse poco dopo i suoi risultati, venne seguita anche dal KO in Champions League con il Malaga ma in campionato arrivò una frustata d’orgoglio con le vittorie casalinghe con Genoa e Chievo e il pareggio, in rimonta, di Palermo.
Allegri ha bisogno di tutti i suoi giocatori, ma in particolare di El Shaarawy, che quest' anno sembra la brutta copia della passata stagione, ora alle prese con la microfrattura al piede rimediata a fine settembre. "Mancano più o meno due settimane al mio rientro sto recuperando bene. Ho subito due infortuni vicini, uno dietro l'altro (iè quasi un mese e mezzo che sono fuori.
"Ho tanta voglia di rientrare e aiutare la squadra a rimontare perché non è un momento bellissimo. Il Milan deve vincere contro l'Udinese. Dobbiamo tirarci fuori da questo momento non certo positivo. La vittoria porta entusiasmo. Io penso solo a guarire e tornare a giocare. Sono fiducioso. Vedremo quanto dovrò stare fermo, forse fino ai primi giorni di novembre".