Dopo aver twittato infelicemente in mattinata di non essere un simbolo anticamorra: "Questo lo dite voi! Vengo (a Napoli ndr) perché il calcio é bello e tutti devono giocarlo dove vogliono, e poi c'è la partita", Balotelli appena sceso dal Frecciarossa alla stazione di Napoli ne combina un'altra.

Accolto a braccia aperte dai tifosi con lo striscione: "Balotelli sei la nostra bandiera, un sogno che si avvera", l'attaccante azzurro viene attorniato insieme ai compagni dai giornalisti e dal pubblico presente. In maniera insensata, senza un'apparente motivazione si infastidisce e cerca di buttare a terra la telecamera di un operatore Mediaset senza riuscirci. Ha più fortuna invece col microfono che viene scagliato rompendosi.

Un'altra balotellata, o sarebbe meglio usare un altro termine. Sta di fatto che, giornalisti o meno, Balotelli non fà nulla per non fare parlare di sé. Un'altra prova per il ct Prandelli che dovrà essere abile anche in questo caso a districarsi tra le norme del suo famoso codice etico...