Sono ben trenta i gol della settimana giornata. Firme d'autore, incastonate tra squilli del domani. L'intramontabile Totti trascina la Roma a Milano, il genio di Cassano splende al Tardini, mentre il talentino Iturbe fa impazzire Verona. Il trio delle meraviglie Pandev, Callejon, Hamsik porta in alto il Napoli di Benitez. Nel posticipo domenicale, emerge la Juve di Conte. Sul filo di lana, ma con merito. La formica Giovinco, il più piccolo nella tonnara di Torino, ritrova la via del gol e spegne le ambizioni del Milan e di Muntari, autore di una doppietta. Unico 0-0 quello tra Lazio e Fiorentina. Prevale tra le due contendenti la stanchezza di Coppa.
CHIEVO – ATALANTA 0-1 (MAXI MORALEZ)
Colpisce a freddo l'Atalanta di Colantuono e castiga il Chievo di Sannino. Decide un gol in avvio di Maxi Moralez, ritrovato dopo i problemi fisici di inizio stagione. La pressione clivense non porta i frutti sperati e i gialloblù restano nella parte bassa della classifica, appena fuori dalla zona retrocessione.
INTER – ROMA 0-3 (TOTTI, TOTTI, FLORENZI)
Splendida esibizione della squadra di Garcia. Un destro chirurgico di Totti, poi letale anche dal dischetto, e un contropiede finalizzato alla perfezione da Florenzi. Velocità e concretezza. L'Inter sbatte sul palo, colpito da Guarin, e nonostante un primo tempo all'altezza crolla, incapace di creare preoccupazioni a De Sanctis.
BOLOGNA – VERONA 1-4 (CACCIATORE, ITURBE, DIAMANTI, TONI, JORGINHO)
Doppio vantaggio ospite con Cacciatore e Iturbe. Straordinario il suo gol, dopo una discesa di 50 metri. Un altro pezzo del repertorio in vetrina. Non solo piazzati nel carniere dell'argentino terribile. Il Bologna prova a riaprirla col rigore trasformato da Diamanti, ma prima Toni e poi Jorginho, al terzo centro in campionato, chiudono la partita e lanciano il Verona al quinto posto.
CATANIA – GENOA 1-1 (BARRIENTOS, AUT. LEGROTTAGLIE)
Strappa un punto Gasperini e bagna l'esordio con un risultato prezioso. Il Catania si dimostra superiore a un Genoa in cerca d'identità e va in vantaggio con il gol di Barrientos. Con la partita in mano però gli etnei non trovano il colpo del knock-out e arriva la sfortunata autorete di Legrottaglie a sancire la parità.
JUVENTUS – MILAN 3-2 (MUNTARI, PIRLO, GIOVINCO, CHIELLINI, MUNTARI)
Inizio shock a Torino. Dopo pochi secondi, Muntari devia un tiro sbilenco e porta avanti i rossoneri. Pronta reazione Juve e pari di Pirlo, che dalla mattonella sfrutta l'indecisione di Abbiati. Nella ripresa Conte aggiusta la squadra e a decidere è a sorpresa Giovinco. Arriva anche il 3-1 di Chiellini. Il secondo, fortunoso, centro di Muntari contribuisce a dare pathos a un finale già scritto.
NAPOLI – LIVORNO 4-0 (PANDEV, INLER, CALLEJON, HAMSIK)
Non sbanda il Napoli, senza Higuain. Il Livorno, giovane, non è l'Arsenal, e cede sotto le stilettate partenopee. Apre le danze Pandev, bravo a chiudere il contropiede guidato da Mertens, poi Inler usufruisce dell'omaggio di Bardi, non irreprensibile su un pallone sì insidioso, ma abbordabile. Nei secondi quarantacinque minuti gloria anche per Callejon e Hamsik.
PARMA – SASSUOLO 3-1 (PALLADINO, BERARDI, ROSI, CASSANO)
Ci pensa Antonio. Cassano ritorna genio della lampada e toglie il Parma dalle sabbie mobili di una partita improvvisamente insidiosa. Ducali avanti con Palladino, schierato al posto dello squalificato Amauri, poi episodio chiave. Espulso Mirante e pari di Berardi dagli undici metri. Sembra tutto in discesa per la squadra di Di Francesco e invece sbuca Cassano. Assist per Rosi e poi 3-1 a chiudere la partita.
SAMPDORIA – TORINO 2-2 (SANSONE, IMMOBILE, CERCI, EDER)
Un protagonista inatteso. L'arbitro Gervasoni. Prima annulla il regolare 2-0 dei padroni di cssa, passati in vantaggio con Sansone, fischiando, in leggero anticipo sul tap in blucerchiato, la fine del tempo, poi , in una sorta di mal riuscita compensazione, regala il penalty a Eder per il pari. Nel mezzo un buon secondo tempo granata, segnato dal gol di Immobile, bravo a rompere un lungo digiuno e dal rigore di Cerci.
UDINESE – CAGLIARI 2-0 (DANILO, DI NATALE)
Riparte l'Udinese. Riparte con Totò. É sempre Di Natale ad accendere il Friuli. Pennella la punizione da cui nasce il vantaggio di Danilo, poi disegna la perfetta traiettoria su punizione. Intramontabile.