Dopo Roma, un’altra trasferta complicata attende i ragazzi di Mandorlini. I veneti, infatti, giocheranno per la prima volta allo Juventus Stadium dove i bianconeri hanno raccolto 28 successi in 39 partite, perdendo due sole volte. Oltretutto, il Verona non ha mai vinto a Torino (20 sconfitte e 4 pareggi). Insomma, basta dare un’occhiata ai numeri per capire quanto sia proibitiva questa trasferta. Il tecnico scaligero però, non è uomo da piangersi addosso. Ecco le sue parole alla vigilia del match contro i campioni d’Italia: “Ci siamo conquistati l'accesso a questa grande sfida attraverso importanti sacrifici. Siamo molto felici, abbiamo una buona posizione di classifica e andremo senz'altro per provare a fare dei punti. Massimo rispetto nei confronti di un grande club come la Juventus - ha proseguito l’allenatore ravennate - nel calcio nessuna sfida è scontata, sarà così anche per la Juve. Ce la metteremo tutta per portare a casa un risultato positivo".
Dello stesso avviso è il direttore sportivo Sean Sogliano: "Giocare alle Juventus Stadium sarà un grande stimolo per noi, ma anche il giusto premio per quanto fatto l'anno scorso. Partite come queste sembrano scontate, ma noi andremo a Torino per giocarci le nostre carte".
Per quanto riguarda la formazione, problemi in difesa per Mandorlini che oltre ad Albertazzi perde capitan Maietta per una distrazione ai flessori della coscia destra. Al suo posto, possibile l’impiego di Bianchetti anche se il brasiliano Marques scalpita. A centrocampo confermato il trio Romulo-Jorginho-Hallfredsson, quest’ultimo in gol contro i bianconeri ai tempi della Reggina.
In attacco il bomber Luca Toni è ancora alle prese con una fastidiosa infiammazione tendinea che lo aveva costretto a saltare la gara con il Sassuolo. Sarà ancora Daniele Cacia il punto di riferimento là davanti. Ai suoi lati agiranno Jankovic e Juanito Gomez visto il difficile recupero del brasiliano Martinho (fermo ai box per un leggero fastidio muscolare). Ancora panchina per il talento Iturbe. Nonostante le defezioni l’obiettivo della missione resta uguale: si va a Torino per giocarsi la partita. Senza paura.