PETAH TIQVA - Missione compiuta per gli azzurrini che, non senza soffrire, battono l'Olanda e si qualificano per la finalissima dell'Europeo Under-21, in programma martedì contro la Spagna (che ha battuto 3-0 la Norvegia nel pomeriggio). Mangia recupera in extremis Insigne e lo rischia nonostante il napoletano accusi qualche dolore di troppo nel riscaldamento. In attacco, fiducia al tandem Borini-Immobile, con quest'ultimo che parte titolare a discapito di Manolo Gabbiadini. Tutto confermato per gli oranje che, invece, si affidano al capitano Strootman e alla velocità degli esterni Wijnaldum e John.

Alla prima uscita assoluta da ct, Mangia incontrò proprio l'Olanda, liquidandola con un perentorio 3-0. Ma la squadra è cresciuta, affermano dai Paesi Bassi, ed in effetti può vantare già numerosi elementi nel giro della nazionale maggiore, quella diretta da Van Gaal. L'avvio giustifica le preoccupazioni della vigilia, con gli olandesi che partono a mille, con un pressing asfissiante che mette in difficoltà gli azzurri. Dopo 5 minuti il primo squillo è di Maher, talentuoso centrocampista dell'Az Alkmaar: la sua punizione si stampa sul palo. L'Italia è fin troppo statica, vittima del giro palla degli avversari, ma la partita resta poco brillante anche a causa della paura che pervade le due squadre. Inoltre, si denota un certo nervosismo in campo: ne fanno le spese subito Borini e Verratti. L'Olanda prova a sfondare sulle fasce: ci riesce di più Wijnaldum, rispetto ad un John ben contenuto da Donati. L'Italia si scuote alla mezzora con una ripartenza fulminante: Insigne serve in verticale Immobile che brucia in velocità il marcatore, ma calcia addosso a Zoet che respinge con i piedi.

La partita si vivacizza paradossalmente nel finale di primo tempo, specialmente negli ultimi cinque minuti con due occasioni per parte. Cominciano gli azzurri con una serpentina di Insigne, la cui conclusione mancina si perde a lato; rispondono gli arancioni con un'invenzione di Blind, che calcia con il sinistro da più di 20 metri, ma trova pronto Bardi che respinge. Sul piano della velocità anche l'Italia può dire la sua: Borini fa fuori Martins Indi ma il suo destro colpisce l'esterno della rete, mentre nel recupero tocca ancora all'Olanda, ancora a Maher che, ancora su punizione, manda il pallone a un centimetro dal palo. Il primo tempo termina senza gol, risultato tutto sommato giusto poiché le due squadre stentano ancora a farsi davvero male.

L'avvio di secondo tempo fa completamente dimenticare il finale del primo, infatti la partita torna sorprendentemente ad essere soporifera. Mangia rompe il ghiaccio e pesca dal nutrito parco attaccanti presenti in panchina la carta Gabbiadini, che entra al posto di Immobile, rendendo ancora più vivace ed imprevedibile l'attacco azzurro. L'attaccante sembra trovarsi a suo agio da subito con Insigne, Borini e un Fausto Rossi che inizia a salire in cattedra. Nell'Olanda, Pot capisce che Donati ha preso le misure al deludentissimo John, che infatti viene sostituito da Depay. Il giro di cambi coinvolge anche il reparto difensivo arancione, che perde De Vrij per infortunio. Il difensore del Feyenoord viene rilevato da Van Der Hoorn. Torna, in questa fase del match, ad essere protagonista il nervosismo, che stavolta assale gli ospiti: sugli sviluppi di una punizione, Martins Indi colpisce con una gomitata Donati che resta a terra, ma nessuno dei 5 arbitri si avvede del comportamento del difensore olandese, meritevole del rosso. Lo stesso Donati è vittima di un duro intervento di Van Ginkel, ma per Hategan sembra vietato sventolare cartellini in faccia agli oranje.

La partita si sblocca a dodici dal novantesimo proprio grazie alla brillantezza dell'attacco azzurro: Insigne punta Van Rhijn e confeziona l'assist per Borini che aggira uno spaesato Van Der Hoorn e con il destro ben piazzato batte Zoet per il vantaggio italiano. La reazione olandese non si fa attendere: una spizzata di Luuk De Jong impegna seriamente Bardi, allora Pot cerca di trarre il massimo dal gioco aereo inserendo un'altra torre, Fer, il cui colpo di testa viene però bloccato prontamente dal portiere di proprietà dell'Inter. L'Italia si difende fino all'ultimo dei cinque minuti di recupero. L'ultima chance è per l'Olanda, proprio al novantaseiesimo: in mischia, da due passi, Depay manca clamorosamente il bersaglio grosso colpendo solo l'esterno della rete. E allora la giovane Italia può festeggiare: martedì a Gerusalemme c'è la Spagna, per una finale che mancava da nove anni.


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