BOLOGNA - Solo sorrisi per la Nazionale di Cesare Prandelli che vince, tra gli applausi del Dall'Ara, 4-0 contro San Marino nell'amichevole internazionale o, se preferite, intranazionale. Il commissario tecnico schiera l'11 previsto, con i beniamini del pubblico Diamanti e Gilardino nel tridente assieme all'esordiente Bonaventura. Fari puntati anche su alcune coppie in ballottaggio per la Confederations Cup, vale a dire quella difensiva Ranocchia-Ogbonna (già compagni, ai loro tempi, nell'Under 21) e quella delle mezzale, cioè Poli-Aquilani, diretta dall'onnipresente Pirlo.
Dopo il messaggio contro il razzismo dei due capitani, Gigi Buffon ed Andy Selva, il maltese Borg fischia l'inizio delle danze. Ci mette un po' l'Italia, che trova buoni spunti sull'asse Pirlo-Antonelli: dopo 6 minuti, uno di questi permette a Bonaventura di calciare a rete, ma l'atalantino trova Simoncini, al primo dei suoi tanti interventi, sulla sua strada. Gli Azzurri prendono le misure ai Titani e ben presto la partita si trasforma in un tiro al bersaglio: ci provano tre volte Aquilani, Diamanti e Gilardino, ma devono fare i conti con l'estremo difensore sanmarinese. E quando la palla finisce in rete, capita che ci si trovi in fuorigioco: vengono infatti annullati due gol a Maggio e allo stesso Gilardino.
Al 28' finalmente l'Italia riesce a trovare il vantaggio con Poli, al battesimo del gol in Nazionale, bravo a raggiungere prima di tutti una palla vagante al limite dell'area per poi trafiggere Simoncini con un preciso diagonale. Continua l'assedio azzurro, che 6 minuti più tardi si trasforma nel raddoppio: buona combinazione Gilardino-Aquilani, la conclusione del centrocampista è respinta dal portiere proprio sui piedi del Gila che realizza il 2-0. Sul finire del primo tempo arriva però una brutta notizia per Prandelli: Antonelli, fino a quel momento tra i migliori, è costretto a lasciare il campo. Si teme una frattura, gli accertamenti poi tranquillizzeranno tutti: solo una forte contusione al perone per l'esterno del Genoa.
La ripresa è caratterizzata dalla classica girandola di sostituzioni: al 5', proprio prima di uscire, Diamanti conquista una punizione che Pirlo manda all'incrocio dei pali, laddove il neoentrato Valentini proprio non può arrivare. Prandelli sostituisce i tre attaccanti "in blocco", per far spazio a Cerci e Balotelli, desiderosi di mettersi in luce, oltre che al cagliaritano Sau, all'emozione della prima presenza. L'esterno del Torino è brillante, mentre Super Mario effettua un lavoro molto prezioso guadagnandosi parecchie punizioni: battendo una di queste colpisce la base del palo.
Il ritmo cala vistosamente nella seconda parte, con l'Italia che sembra accontentarsi del risultato. Gli unici che non si accontentano sembrano essere Aquilani e Balotelli, che di fatto vivacizzano il match. Al 34' una punizione di Pirlo trova impreparato Valentini, la cui respinta è intercettata proprio dal centrocampista della Fiorentina che realizza il 4-0. Negli ultimi minuti, invece, la porta diventa stregata per l'attaccante del Milan che corregge un cross di Abate con un colpo di testa che si stampa sulla traversa.
Avrà l'occasione per rifarsi già tra una settimana, dove ad attenderlo (speriamo non con i fischi) ci sarà Praga. Nel frattempo Prandelli può sorridere, eccome. La sua squadra non risente del cambio di modulo e i giocatori sembrano trovarsi a proprio agio con chiunque. Ci sono le premesse per una Confederations Cup e perché no, magari anche un mondiale, da protagonisti?