Moratti ci pensa. Thohir fa sul serio. L'Indonesia non è la Cina. Almeno nel mercato calcistico. Le bufale natalizie sono alle spalle. Erick il magnate non scherza affatto. Vuole l'Inter e la vuole subito. Non una piccola parte. La parte. Il 51%. Socio di maggioranza, pieni poteri. Moratti, il Presidente, prima ancora il tifoso, riflette. Perché è prima di tutto questione di cuore. Sa bene quanto fondi esteri, forze fresche nell'economia della società, siano essenziali, ma non vorrebbe privarsi così di getto di una parte cospicua. Vero anche che soci di questo livello conviene non farseli scappare, vista anche la necessità di dar vita al nuovo stadio di proprietà. Conviene quindi soffermarsi sulla proposta. Non a caso il patron ha voluto incontrare direttamente l'interessato in questi giorni. L'ipotesi di Moratti è cedere subito il 30% e poi, magari tra due anni, salire fino alla quota maggioritaria. Una cessione graduale, anche per tastare concretamente la bontà del progetto. La palla ora passa a Thohir, che va di fretta. Dritto per la sua strada, senza voltarsi mai, che si tratti di calcio, football, Nba. Soldi ne ha, non pochi. Ama lo sport. E vuole investire. Ha scelto l'Inter. Ora sta a Moratti scegliere lui.
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