Terz’ultima giornata di Serie A e al “Franchi” di Siena va in scena il derby tra guelfi e ghibellini. I bianconeri di Beppe Iachini, ex sempre ben voluto dalle parti di Firenze, sono alla ricerca di tre punti fondamentali per far rimanere accesa la speranza di salvezza, ormai ridotta al lumicino; per riuscire nell’intento il tecnico di casa schiera una formazione accorta e coperta, in cui gli unici ad avere licenza di offendere sono Emeghara e Reginaldo, con l’argentino Calello pronto ad inserirsi. Dall’altra parte la Fiorentina di Montella, vogliosa di centrare una vittoria che la farebbe restare in scia al Milan; privo di Ljajic, Aquilani, Pizarro e Tomovic, il tecnico gigliato propone Mati Fernandez e Migliaccio a centrocampo, mentre in attacco opta per Larrondo al centro del tridente. Arbitro del match è Orsato di Schio.
Subito la Fiorentina avanti e dopo un paio di minuti sfiora il gol. Larrondo riesce ad andare in fuga sulla fascia destra e a scodellare un buon pallone al centro per Jovetic, che in controtempo colpisce al volo, ma Pegolo si distende e devia in angolo. Grande parata del portiere di casa, che però poco dopo niente può sulla rete di Rodriguez. Mati Fernandez libera Pasqual sul versante destro in area, siluro al centro su cui si avventa il centrale argentino, che da pochi passi insacca praticamente con l’addome; sesto centro in campionato per lui. Il Siena prova ad imbastire una reazione, ma manca la materia grigia necessaria per creare occasioni da gol ed infatti è la Fiorentina a sfiorare il raddoppio con Borja Valero, finalizzatore di un ottimo giro palla corale, ma il palo e Pegolo gli dicono di no. La prima conclusione senese è di Emeghara, anche se la sua rovesciata è scoordinata e imprecisa. A fine primo tempo quindi è minimo vantaggio gigliato, giusto prodotto di una mezz’ora di dominio totale; nell’ultimo quarto d’ora esce il Siena, ma senza produrre pericoli.
Iachini capisce che serve una scossa e ad inizio ripresa inserisce Rosina per Bolzoni, dando maggiore verve alla fase offensiva e comunicando un messaggio chiaro alla squadra: attaccare per salvarsi. E così è, perché i bianconeri aumentano la pressione e il numero di azioni da gol, anche se nessuna di esse crea seri pericoli. Prima Gonzalo devia involontariamente un cross di Angelo, costringendo Viviano alla respinta, poi Calello calcia alto, infine Rosina scheggia la traversa con un tiro a girare in stile Robben. La Fiorentina contiene, riparte e colpisce il secondo legno di giornata. El Hamdaoui innesca Pasqual in area, che generosamente serve Toni al centro, ma incredibilmente il numero trenta gigliato spara sulla traversa da pochi passi. Ultimi assalti bianconeri senza esito e poi triplice fischio. La Fiorentina festeggia una vittoria meritata e sudata, utile a restare in scia al Milan e mantenere le distanze con le inseguitrici; il Siena, invece, resta in Serie A solo perché in vantaggio con il Genoa nella classifica avulsa, ma la retrocessione si avvicina.