“Se vinciamo è già Europa”. Parole chiare e decise, che non lasciano spazio ad altre ipotesi. Così Vincenzo Montella in conferenza stampa, che, pur riconoscendo la forza della Roma (“È stata l’unica squadra a batterci due volte”) vuole i tre punti per chiudere il discorso relativo all’Europa League e superare momentaneamente il Milan in classifica. Non sarà semplice, però, aver ragione di una Roma che con Andreazzoli sembra aver trovato la quadratura del cerchio e quindi costituirà un ostacolo da nono sottovalutare. Questi alcuni passi della conferenza stampa tratti da Violachannel:
Il match di stasera è il terzo round tra una serie di ex che hanno vissuto in entrambe le città. In casa viola questa estate si è costituita una piccola colonia di ex romanisti, a partire dal direttore sportivo Daniele Pradè, per quasi dieci anni nei quadri dirigenziali dei capitolini, dove era affiancato da Stefano Desideri, all’epoca scout giallorosso e oggi anche lui a Firenze. Sulla panchina gigliata siede quel Vincenzo Montella che tante reti ha segnato all’Olimpico, ma che verrà sempre ricordato per quel poker da urlo rifilato alla Lazio nel derby del 2002; oltre a questo, 103 reti in 252 presenze, uno scudetto e una Supercoppa, ma anche uno spezzone di campionato da allenatore nella stagione 2010/11. In campo, invece, sono tre i grandi ex e rispondono ai nomi di Pizarro, Aquilani e Toni. Se il bomber di Pavullo ha vissuto solo sei mesi nella Capitale, tra gennaio e giugno 2010, accarezzando lo scudetto poi vinto dall’Inter, per gli altri l’esperienza in giallorosso è stata tutt’altro che banale. Il Pek nei suoi sei anni a Roma si è consacrato come uno dei registi più forti del nostro campionato, divenendo la mente della squadra allenata da Spalletti, con cui vinse due Coppa Italia e una Supercoppa. Chi avrà sempre Roma nel cuore è Aquilani, nato, cresciuto e diventato calciatore con il giallorosso come seconda pelle, poi la cessione al Liverpool e due annate in prestito a Juventus e Milan, per arrivare al momento d’oro in viola, con 7 reti (record personale) in campionato.
Anche dall’altra parte l’allenatore ha un passato da ex. Prima di diventare l’assistente fidato di Spalletti, infatti, Andreazzoli tra il 1996 e il 1998 ha allenato gli Allievi e la Primavera della Fiorentina. Il grande ex che cercherà di dare spettacolo sul rettangolo verde è Pablo Osvaldo, uno che con due gol è entrato nei cuori dei tifosi viola. Il primo è quello all’ultimo minuto del 3-2 a Torino contro la Juventus, l’altro è la spettacolare rovesciata segnata ancora nella città della Mole, ma ai granata, che consegnò la qualificazione in Champions ai viola, allora come oggi in lotta con il Milan. Del possibile ritorno a Firenze dell’argentino si è parlato tanto e tanto si parlerà, anche se è difficile che ciò accada. Altri ex, ma di peso minore, sono Balzaretti, sei presenze nella Fiorentina di Prandelli nel 2007, e Lobont, che sostituì Frey agli inizi del 2006, destando una buona impressione e sostituendolo al meglio.
I precedenti stagionali sono tutti favorevoli alla Roma. Nella partita di andata, giocata all’Olimpico, i giallorossi di Zeman s’imposero con uno spettacolare 4-2, dove a risaltare furono il bel gioco dei capitolini, la doppietta di Totti e le papere di Viviano. Nella rivincita di Coppa Italia, stavolta al Franchi, ancora acuto romanista con la rete di Destro nei supplementari, che eliminò una Fiorentina oltre modo sfortunata (tre legni) e per lunghi tratti padrona del gioco. Nella scorsa stagione, invece, i viola riuscirono a fare bottino pieno contro i rivali sconfiggendoli 3-0 tra le mura amiche (reti di Jovetic, Gamberini e Silva su rigore) e poi bissò all’Olimpico per 2-1 (Lazzari, Pjanic, Jovetic).
L’arbitro dell’incontro è Paolo Silvio Mazzoleni, 38enne antiquario della sezione AIA di Bergamo. Sarà coadiuvato dagli assistenti Di Liberatore e Cariolato, dal quarto ufficiale Niccolai e dagli arbitri addizionali Bergonzi e Russo. Curiosità: già nella stagione 2010/11 arbitrò un Fiorentina-Roma, finito 2-2 con doppietta di Totti e reti viola di Mutu e Gamberini.
Sono ventidue i convocati da Montella, che dovrà rinunciare agli indisponibili Roncaglia (pubalgia), Rossi, Sissoko (sovraccarico ginocchio), Camporese e allo squalificato Savic. Questa la lista: Aquilani, Borja Valero, Compper, Cuadrado, El Hamdaoui, Fernandez, Hegazy, Jovetic, Larrondo, Ljajic, Llama, Lupatelli, Migliaccio, Neto, Pasqual, Pizarro, Rodriguez, Romulo, Tomovic, Toni, Wolski, Viviano. La nota lieta della vigilia è il ritorno tra i convocati, dopo quasi cinque mesi, dell’egiziano Hegazy, reduce da un infortunio al legamento crociato e nuovamente a disposizione della squadra. Con poche alternative tra cui scegliere, Montella proporrà Compper al centro della difesa insieme a Rodriguez, mentre Tomovic e Pasqual agiranno da terzini. A centrocampo nessun problema di sorta e quindi via libera al trio d’alta qualità composto da Borja Valero e dai due ex Pizarro e Aquilani; in attacco Cuadrado parte come al solito da destra, Ljajic sul versante opposto e Jovetic tra i due come falso nove. In vista del prossimo impegno, mercoledì contro il Siena, massima attenzione ai diffidati Cuadrado, Tomovic e Jovetic.