Un’altra serata da dimenticare per l’Inter e per Stramaccioni, fuori senza appello dalla Coppa Italia, un obiettivo che poteva dare senso alla stagione. Il tecnico come sempre non si è nascosto, rispondendo a tutte le domande e prendendosi le sue responsabilità.

“Mi sono esposto spesso quest’anno, sono l’allenatore e difendero’ sempre la squadra. I miei ragazzi sono usciti sconfitti ma a testa alta. La Roma ci ha punito alla prima palla persa”. Chiuso il primo tempoin vantaggio, l'Inter ha ceduto nella ripresa subendo la doppietta di Destro, che di fatto ha deciso la qualificazione.

Uno degli argomenti della conferenza stampa è stato il ruolo della società in un momento tanto difficile. La curva ha esposto striscioni critici verso la dirigenza. “I tifosi sono venuti in 50.000, ci hanno sostenuto anche a qualificazione persa quindi io e i miei giocatori possiamo solo dire grazie. Il presidente e la società stanno lavorando per non ripetere gli errori e a me compete parlare della squadra”.

Dopo questo 2-3 inevitabilmente torneranno le voci di un possibile cambio in panchina per i nerazzurri: “Onestamente non me ne frega niente  delle voci, io sto dando il 101% alla mia squadra. Sappiamo che questa stagione è maledetta. Quando eravamo al completo siamo riusciti a battere le prime 4 del campionato. Il 30 giugno il presidente mi dirà se sono ancora l’allenatore dell’Inter”.

Destro ha deciso la partita con due reti, lui che giocava nella Primavera dell’Inter ed è poi stato lasciato partire, prima al Genoa e poi alla Roma. Due gol che Destro non dimenticherà: “Avevo voglia di giocare e segnare dopo tanto tempo” ha detto l’attaccante subito dopo la partita. Sulla decisione dell’Inter di lasciarlo andare via: “E’ stata una scelta loro, è giusto cosi”.