Lunch match con vista sulla Champions. Il Franchi di Firenze è l’arena dove si consumerà il duello tra Milan e Fiorentina, rispettivamente terza e quarta in classifica. È un incontro che pone di fronte due squadre diverse da quelle del girone di andata. Il Milan, infatti, grazie all’innesto invernale di Balotelli ha recuperato punti e posizioni assestandosi a soli due punti dal secondo posto, traguardo impensabile quando i rossoneri erano in crisi di risultati nello scorso inverno. La Fiorentina, invece, ha leggermente rallentato e, dopo un girone di andata giocato a ritmi indiavolati, ha perso punti preziosi in questo scorcio di 2013, consolidandosi a ridosso nella zona Europa League e serbando ambizioni maggiori.
 
In conferenza stampa, Montella ha sciolto dubbi e analizzato la partita che verrà: “Jovetic stiamo provando a recuperarlo, vediamo l’ultimo allenamento, le sue e mie sensazioni e poi deciderò.  Esame di maturità? Per noi è una partita importante, uno dei tanti test che ci sono nell’arco di un campionato, ci serve una vittoria per dare un giusto valore al livello della squadra fino ad oggi. Siamo cresciuti tanto, anche troppo velocemente, e adesso è giunto il momento di concretizzare con la partita di domani. Noi vogliamo vincere, siamo pronti a tutto e speriamo che sia il Milan a doversi adattare a noi, non viceversa. La spinta del pubblico sarà importante. Il Milan è una squadra temibile, se non fossero partiti male sarebbero in lotta per lo scudetto. Di Allegri mi piace il distacco e l’equilibrio. Fischi a Montolivo? A me davano fastidio, ma non voglio entrare in una questione che non ho vissuto”.
 
Una chiave di lettura della partita sarà quella dei duelli che la animeranno. Moduli speculari, interpretazione tattica diversa. I viola ritrovano Borja Valero e proporranno il centrocampo d’alta qualità con lo spagnolo, Pizarro e Aquilani, i quali avranno il compito di tessere la tela del gioco e evitare i martelli del centrocampo rossonero, ossia Muntari e Flamini, sicari d’interdizione del grande ex Montolivo. Calato come suo solito in cabina di regia, per il numero 18 rossonero sarà una partita speciale, sia perché torna a Firenze per la prima volta da avversario, ma anche e soprattutto perché proverà ad uscire vincitore dal confronto con Borja Valero, che nel match di andata lo ridicolizzò in più circostanze, in particolare quando gli sfilò sotto al naso per poi andare a siglare il gol del raddoppio. Il Milan, comunque, sa di poter contare su un attacco atomico, con Balotelli rappresenta il totem a cui El Shaarawy e Boateng dovranno far pervenire palloni utili a mettere in difficoltà la difesa avversaria, decisamente traballante nelle ultime uscite e priva dello squalificato Rodriguez. Dall’altra parte la situazione è pressoché identica, poiché spetterà a Ljajic e Cuadrado mettere in crisi la difesa rossonera, compito riuscito benissimo all’andata, e servire assist utili a Toni, che salvo recupero dell’ultima ora di Jovetic sarà della partita; anche qui, la linea arretrata del Milan appare tutt’altro che imperforabile e priva di difetti. Altra sfida nella sfida è tra Viviano e Abbiati, estremi difensori finiti più di una volta nell’occhio del ciclone a causa di prestazioni negative o vere e proprie papere.
 
Montolivo non è l’unico ex di giornata e condivide con Pazzini un trascorso importante in viola. Dall’altra parte c’è Aquilani che ha giocato l'ultima stagione proprio a Milano. In passato sono stati molti gli intrecci tra Firenze e Milano, a partire da Kurt Hamrin, che dopo aver segnato ben 151 gol in maglia viola approdò al Milan di Nereo Rocco, con cui vinse uno scudetto e una Coppa dei Campioni. Dopo lo svedese fu la volta di Chiarugi, ala imprendibile del secondo scudetto gigliato (1968/69) e poi ancora tricolore in rossonero (’72). Si vola negli anni ’80 con Giovanni Galli, cresciuto a Firenze e poi vincente a Milano con Sacchi, e i vari Massaro, Fuser e Carobbi, fino ad arrivare al decennio successivo, quando fu la volta di Borgonovo e Rui Costa. Il portoghese ha illuminato per molti anni l’esigente platea fiorentina con giocate d’alta classe, lasciando nel cuore di ogni tifoso viola l’immagine delle sue lacrime nel giorno dell’addio; l’attaccante, invece, prima ha fatto gioire il popolo viola in coppia con Baggio, poi l’ha riunito e compattato in nome della lotta alla SLA, la stronza (come la chiama lui) che da anni lo tormenta.
 
I precedenti degli ultimi anni al Franchi sono poco incoraggianti per la Fiorentina. Infatti, per ritrovare un acuto interno dei viola contro i rossoneri occorre risalire alla stagione 2005/06, precisamente al 20 novembre 2005, quando la Fiorentina s’impose per 3-1 e il mattatore della serata fu un certo Luca Toni, autore di una doppietta, mentre Jorgensen e Gilardino segnarono le altre reti. Il Milan, da lì in poi, ha fatto man bassa, vincendo quattro volte su sei e lasciando ai viola solo due pareggi. In totale, Fiorentina e Milan si sono affrontate per 158 volte, con 70 successi rossoneri, 43 pareggi e 45 vittorie viola. Restringendo il campo alle sole sfide giocate a Firenze, emerge che la Fiorentina ne ha vinte ben 32 su 77 totali, mentre sono 24 i successi rossoneri e 21 i pareggi.
 
Il direttore di gara sarà Paolo Tagliavento, 41enne appartenente alla sezione di Terni. In questa stagione ha arbitrato tredici match, incrociando viola e rossoneri in due circostanze. Ha arbitrato la Fiorentina nel pareggio interno (0-0) contro la Juventus e nella vittoria (4-1), sempre in casa, contro il Siena, mentre il Milan con lui ha vinto (1-3) a Bologna e perso (3-2) a Roma contro la Lazio. Precedenti poco incoraggianti per il club milanese, mentre i viola sperano di proseguire il trend positivo.
 
In attesa della lista dei convocati, la conferenza stampa di Montella ha dato un’importante novità relativa a Jovetic. Il montenegrino, infatti, ha leggermente forzato i tempi per rientrare con una settimana di anticipo ed è già tornato ad allenarsi con il gruppo, cosa che invece non ha fatto El Hamdaoui, a questo punto sempre più fuori dall’undici titolare. In difesa c’è da risolvere il problema relativo alla squalifica di Rodriguez. La soluzione sembrerebbe essere quella che porta ad un impiego di Roncaglia come terzino destro e Tomovic al centro insieme a Savic, con Pasqual confermato a sinistra, ma non è da escludere un inclusione a sorpresa di Compper. A centrocampo come detto rientra Borja Valero, mentre in attacco il recupero di Jovetic potrebbe scalzare Toni al centro del tridente, completato da Ljajic e Cuadrado sugli esterni.