Quello che i tifosi chiedono al tecnico Bruno Labbadia è il raggiungimento di una salvezza tranquilla, senza passare per le forche caudine dello spareggio 'salvezza' con la terza classificata della Zweite Liga. Il Wolfsburg, dopo essersi laureato campione di Germania nel 2008/2009, ha iniziato a flettere, scomparendo dai piani alti della Bundesliga ed inabissarsi sempre più verso il basso. Negli ultimi due anni, sono state raggiunte due salvezze al fotofinish, conquistate attraverso lo spareggio, due anni fa prevalendo sul Braunschweig, quest'anno sul Holstein Kiel.
Riscatto, questa la parola d'ordine in casa Wolfsburg. L'estate dei Lupi è stata movimentata, movimenti in entrata ce ne sono stati per accrescere il valore tecnico della rosa di Labbadia. E' stato modellato l'attacco, tallone d'achille della compagine del nord di Germania nel corso dello scorso campionato. Inglobati in rosa, Daniel Ginczek e Wout Weghorst. Il primo, centravanti prestante fisicamente, è arrivato dallo Stoccarda, e con la maglia biancorossa si è reso protagonista della risalita dalla seconda divisione al massimo campionato nazionale. Il secondo, invece, ha segnato tanto in Olanda, in pre-campionato ha fatto bene, resta da vedere con quali tempi riuscirà ad integrarsi bene in questa nuova realtà, in una Bundesliga di certo più competitiva rispetto all'Eredivise. La batteria degli esterni potrà contare su di un Felix Klaus in più, giunto alla Volkswagen Arena dall'Hannover, giocatore che promette spinta sulle fasce, effervescenza a supporto del reparto avanzato. Per rendere più impermeabile la difesa, invece, ecco gli arrivi di Marcel Tisserand prelevato per 7 milioni dall'Inglostadt, Andreas Poulsen dal Midtjylland per 6, ed infine Jerome Roussillon dal Montpellier con il club francese che ha ricevuto dai tedeschi 5 milioni di euro. A questi, ovviamente è doveroso citare due degli uomini più importanti in squadra, ovvero Maximilian Arnold, classe '94, ex pilastro dell'under 21 tedesca, vero jolly di centrocampo, e Josip Brekalo, esterno sinistro tutto corsa e fantasia in grado di saltare sistematicamente l'uomo ed innescare i compagni. Importante, la conferma del portiere Koen Casteels, con il Wolfsburg capace di trattenerlo in Sassonia nonostante numerose richieste di mercato sul suo conto, con tante squadre interessate, sia tedesche che estere.
Labbadia dovrebbe esordire in Bundesliga disegnando in campo i suoi con il 4-3-3, con Steffen e Brekalo esterni alti a supporto della punta Ginczek. Arnold, come detto, sarà uno dei pilastri del centrocampo, che vedrà protagonisti anche Guilavogui nel ruolo di playmaker e Malli in quello di mezzala sinistra. Verhaegh, Brooks ed i nuovi Tisserand e Roussillon dovrebbero comporre la linea a quattro difensiva, ma non è da escludere che l'allenatore dei Lupi possa far ricorso alla difesa a tre, provata in più di un'occasione nel corso del ritiro pre-campionato.
Gli obiettivi in casa Wolfsburg? Di certo non un piazzamento europeo, ancora non alla portata Die Wolfe. D'altro canto, la squadra appare più competitiva di quella presentatasi ai nastri di partenza delle scorse due edizioni della Bundesliga. La qualità per evitare il terzo spareggio di fila c'è, resta da capire se Labbadia riuscirà a pragmare il gruppo a sua immagine e somiglinza, e dargli un'identità di gioco ben definita, un gioco che i Lupi non hanno da anni. Una salvezza tranquilla, questa è la Deutsche Meisterschale del Wolfsburg.