Una qualificazione sfumata per il rotto della cuffia. La storia d’amore tra il Bayer Leverkusen e la Champions League 2018/19, nonostante il lungo corteggiamento durato tutta la stagione di Bundesliga, è finita ancora prima di iniziare: nel marasma dell’ultima giornata, mentre Hoffenheim e Borussia Dortmund si giocavano lo scontro diretto, le aspirine non sono riuscite ad infliggere all’Hannover la goleada necessaria a scavalcare il BVB accaparrandosi il quarto posto. Nonostante l’amaro in bocca, però, il 3-2 della BayArena ha dato comunque ai tifosi motivo per emozionarsi, oltre che per la quantità di reti ed occasioni, per la festa di addio al calcio di Stefan Kiessling.

Proprio da questi due punti cardine dovrà ripartire la nuova stagione del Bayer, che verrà ufficialmente inaugurata dall’esordio in coppa di Germania del 18 agosto contro lo Pforzheim. Heiko Herrlich, alla seconda stagione in quel di Leverkusen, dovrà infatti portare avanti con continuità un progetto che ha già regalato diverse soddisfazioni, se possibile elevandolo ancora per stampare il nome del Leverkusen all’interno dell’élite del calcio tedesco. Allo stesso tempo, però, il ritiro dell’uomo da 162 reti e 444 presenze in 11 stagioni lascia un vuoto di carisma ed esperienza da riempire.

Oltre a Kiessling, l’unica cessione di spessore è arrivata dal reparto portieri: Bernd Leno, difensore dei pali delle aspirine dal 2011, è passato all’Arsenal per una cifra vicina ai 25 milioni di euro. Per sostituirlo, oltre a promuovere dall’under-19 il giovanissimo polacco Kucz, la dirigenza del Leverkusen ha optato per due parametri zero come Lukas Hradecky (28 anni, lo scorso anno all’Eintracht) e Kirschbaum (31, arriva dal Norimberga). Verosimilmente sarà il finlandese a partire come titolare nella prossima stagione, in un XI che vedrà pochissimi cambiamenti rispetto alla scorsa stagione: gli unici acquisti sono stati Mitchell Weiser, arrivato dall’Hertha Berlino per coprire lo slot di terzino destro (sulla carta si gioca il posto con Henrichs, sul quale però sembrano stare per arrivare le mani dell’Inter) e Paulinho, giovanissima ala sinistra prelevata dal Vasco Da Gama per 18 milioni di euro.

Per Herrlich dunque l’ossatura dovrebbe essere ancora quella della difesa a quattro con Johnatan Tah a guidarla (nonostante gli evidenti limiti il tedesco rimane uno dei prospetti più luminosi dell’intero campionato) con Sven Bender al suo fianco. La fascia sinistra, con Bailey ufficialmente avanzato, sarà competenza di Wendell – massima attenzione però a Panagiotis Retsos, che dopo le 24 presenze dello scorso anno potrebbe fare il definitivo salto di qualità – mentre dall’altra parte, come già sottolineato, il neo-arrivato Weiser dovrà superare la concorrenza di Henrichs. Nel resto del campo da gioco, si prospetta il solito 4-2-3-1, almeno sulla carta, con una diga formata da uno tra Lars Bender e Julien Baumgartlinger, in grande spolvero nella passata stagione, e Charles Aranguiz, sempre garanzia di qualità e dinamismo. Davanti, Havertz dovrebbe partire in pole per il posto da trequartista, ma attenzione al sovraffollamento sulla fascia sinistra: qualora Bailey dovesse resistere alle sirene della Roma (e non solo) e rimanere in Renania, si ritroverebbe a doversi contendere quello spot con Julian Brandt, che spesso durante la scorsa stagione è partito dalla panchina “spaccando” le gare nel secondo tempo, e proprio col neo arrivato Paulinho. Per far convivere almeno due dei tre talenti, duqnue, possibile che uno di essi venga dirottato sul centro o sulla fascia opposta, dove l’unico giocatore di ruolo è Karim Bellarabi. Le tre punte a disposizione, invece, rimangono Kevin Volland, Lucas Alario e Joel Pohjanpalo.