Seconda sconfitta su due partite, dopo quella ai rigori contro il Manchester United, per il Milan di Rino Gattuso nella International Champions Cup. Stavolta a soprendere i rossoneri, autori di un buon primo tempo con tante occasioni mancate, è il Tottenham, che porta a casa i tre punti grazie alla rete di N’Koudou all’inizio della seconda frazione. Riviviamo insieme la gara.
Mauricio Pochettino imbottisce ancora una volta il suo XI di giovani e riserve: tra i pali c’è Vorm, la difesa è formata da Davinson Sanchez e dai tre “ragazzini” Eyoma (centrale), Georgiou (sinistra) e Walker-Peters (destra). In mezzo ci sono Marsh e Skipp, mentre gli esterni del 4-4-2 sono Amos e N’Koudou. Davanti, a completare lo schieramento, Lucas Moura fa da supporto a Llorente. Rino Gattuso invece, dal canto suo, vuole mettere subito in rodaggio i suoi (quasi) titolari: Pepe Reina tra i pali, davanti a lui la linea formata da Abate, Musacchio, Romagnoli e Calabria. Davanti si stende una specie di 4-2-3-1, con Locatelli e Kessié a fare da diga ed Hakan Calhanoglu incaricato di fare da raccordo tra i reparti. Davanti, la punta è Patrick Cutrone mentre i due esterni sono Suso e Borini.
Sono i rossoneri ad approcciare meglio l’inizio di gara, trovando buone combinazioni sulle fasce: Suso manda al bar il marcatore diretto e mette dentro un tiro cross tagliato, ma Cutrone è leggermente in ritardo. La squadra di gattuso continua a portare avanti un possesso rapido e vivace, ma rischia anche qualcosina nei disimpegni difensivi: Abate prima e Locatelli poi rischiano di regalare palla agli avversari a pochi metri dalla porta di Reina, ma entrambi si salvano in extremis. Alla metà esatta del primo tempo è ancora il Milan a far tuonare il suo attacco: ottima la combinazione tra Calhanoglu e Suso che, mancato il primo controllo, alza bene col destro per Cutrone. Splendido lo stacco, colpo di testa schiacciato bene, ma Vorm è attento e respinge sulla linea. Poco dopo è un grande tocco d’esterno di Moura a sorprendere la difesa rossonera, ma Romagnoli e compagni sono subito attentissimi a ripiegare su Llorente. I rossoneri però continuano a spingere con continuità, prima col solito Cutrone e poi con Suso e Kessié, entrambi a pochi centimetri dal palo col tiro-cross rasoterra. Il Milan continua a far girare bene il pallone facendo correre a vuoto gli avversari, oltre a dimostrare buone letture difensive per spezzare le idee di gioco degli Spurs. Nel finale di tempo c’è spazio per un’altra sciabolata deliziosa, al centro, di Calhanoglu che pesca perfettamente Cutrone, ma la punta azzurra non tocca la palla con la giusta cattiveria e si fa di nuovo ipnotizzare da Vorm, che manda così le squadre negli spogliatoi sullo 0-0.
La doccia fredda per i rossoneri arriva però dopo un solo giro di orologio: N’Koudou trova tanto spazio sulla trequarti, attacca l’area di rigore e lascia andare il mancino teso. Donnarumma, appena entrato per Reina, non può nulla, palla sotto la traversa e Tottenham inauspicabilmente in vantaggio, con uno degli uomini che nel primo tempo si era visto meno. La risposta all’1-0, immediata, è affidata al mancino di Calhanoglu, che scalda le mani di Gazzaniga, bravo a chiudere anche su Kessié. Il turco prova a ripetersi con la punizione da 20 metri, ma il suo destro sibila a pochi centimetri dal palo.
Rischia ancora il Milan, con Calabria che sostanzialmente lancia N’Koudou solo davanti a Donnarumma, ma il portierone campano fa valere la sua stazza chiudendo bene in uscita. Comincia la girandola di cambi e la gara si abbassa di ritmo: il Tottenham controlla bene le offensive avversarie e gestisce il possesso ordinatamente, ma rischia tantissimo nel finale: dopo il 90’, infatti, arriva una doppia occasione per il Milan. Prima Antonelli, imbucato sulla sinistra, non riesce a mettere in porta Kalinic, mentre poco dopo, sempre dal terzino azzurro, arriva l’ottima sponda per Mauri che scarica il destro, ma la palla si allontana troppo dall’incrocio dei pali. Si tratta dell’ultima emozione, il Tottenham chiude la sua ICC al primo posto momentaneo con sette punti guadagnati, gli stessi del Borussia Dortmund, mentre il Milan rimane sul fondo della classifica ad un solo punto, con una partita ancora da disputare.