Seconda uscita stagionale per la rimaneggiata Juventus estiva. Dopo il due a zero al Bayern Monaco, che ha dato buone risposte a mister Allegri, stavolta tocca al Benfica, squadra che la Juventus non affrontava dallo sfortunato doppio scontro di Europa League. Stavolta però la fortuna sorride ai bianconeri che la spuntano ai calci di rigore dopo aver mostrato un buon calcio per tutto il secondo tempo.
Formazione annunciata in conferenza da Allegri con Szczesny tra i pali. Cancelo copre il suo ruolo naturale di terzino destro coadiuvato da Caldara, Chiellini e dall'esordiente primavera Beruatto. Centrocampo a tre con l'esordio stagionale di Khedira insieme ai confermati Pjanic e Marchisio. Tridente con Bernardeschi e Pereira a supporto del mattatore della scorsa partita Favilli. Risponde il Benfica di Rui Vitoria, anche lui alla seconda uscita stagionale dopo la vittoria ai rigori contro il Borussia Dortmund, con un modulo speculare. Odisseas tra i pali, André Almeida, Conti, Jardel e Grimaldo in difesa. Fejsa, Gedson e Pizzi dietro il tridente Salvio, Cervi, Ferreyra.
Dopo la pioggia di Philadelphia, splende il sole alla Red Bull Arena. Il Benfica mantiene il possesso palla, la Juventus attende. Esattamente come contro il Bayern Monaco. Un atteggiamento abbastanza comune di chi vuole risparmiare le energie che saranno investite nella dura preparazione atletica allegriana. All'ottavo minuto, una verticalizzazione improvvisa di Pizzi lancia Salvio praticamente solo davanti a Szczesny ma il controllo è imperfetto. Sul rovesciamento del fronte, Marchisio raccoglie un assist al bacio di Cancelo ma manda sopra la traversa una ghiotta occasione. Troppa la frenesia della Juventus che palla al piede verticalizza con un'inspiegabile fretta. Questo a causa anche di una buonissima copertura del campo da parte dei lusitani che applicano un pressing leggero nella metà campo avversaria ma funzionale a coprire le vie di fuga bianconere. Al ventesimo, un contrasto che lascia qualche dubbio su Caldara, lancia in porta Gedson che si presenta a tu per tu con Szczesny. Troppo strozzato il tiro che si perde a lato. Alla mezz'ora, si ferma il gioco a causa di un brutto infortunio che costringe Ferreyra ad uscire dal campo in barella dopo un violento scontro con un suo compagno di squadra. Al suo posto, Castillo. Dopo un corposo recupero di ben 5 minuti, causa l'infortunio sopracitato, si chiude un primo tempo scarso di emozioni.
Sulle note di Enter Sandman dei Metallica, inizia il secondo tempo con la solita girandola di cambi delle amichevoli estive. Dentro Perin, Emre Can, De Sciglio, Alex Sandro e Rugani. Fuori Szczesny, Chiellini, Pereira, Beruatto e Pjanic. Doppio cambio per il Benfica che sostituisce il capitano Jardel e Pizzi con Semedo e Ruben Dias. Dopo due minuti, Cancelo, spostatosi in avanti ed a sinistra, si accentra e calcia a giro col destro. Palla alta di poco. Ci riprova di nuovo la Juventus con Khedira che mette in mezzo un tiro cross respinto dal portiere greco del Benfica. L'atteggiamento della Juventus sembra essere meno contenitivo rispetto al primo tempo, almeno in queste battute iniziali. Ancora Cancelo che brucia in velocità e tenta il gol impossibile da fondo campo. Al 53', Khedira si mangia clamorosamente il gol dell'uno a zero tentando uno scavetto ben neutralizzato da Odysseas. Terza parata del portiere greco nell'arco di pochi minuti. Ancora sostituzioni, con Fernandes che rileva Marchisio. Barzagli prende il posto di Caldara, così come Fagioli e Beltrame sostituiscono Cancelo e Favilli. Esordio stagionale per Benatia che prende il posto di Khedira. Al 65', arriva il primo gol della gara, nonché il primo subìto dalla Juventus. Un gioiello su punizione di Grimaldo che incastra la palla col mancino sotto l'incrocio. Nemmeno il tempo di esultare che il giovane spagnolo lascia il campo, trovandosi nella lista dei sei cambi voluti da Rui Vitoria. Sembra aver accusato il colpo la Juventus che tanto bene era partita. Al 72' cambio in attacco con Clemenza al posto di Bernardeschi. Cambia il modulo con quello che sembra essere un 3-5-2. Al 75' Alex Sandro si guadagna una punizione. Clemenza, sulla palla, mette in mezzo un bel cross per la testa di Benatia che prende la traversa. Al minuto 80, di nuovo un infortunio colpisce il Benfica e costringe Rui Vitoria ad un altro cambio. Samaris prende il posto di Gedson. Subito dopo, primo giallo del match con Keaton che commette un fallo tattico su De Sciglio.
A sei minuti dalla fine, arriva il secondo eurogol della partita con Clemenza che fa partire un tiro a giro col sinistro che sbatte sulla traversa e poi entra in gol, dopo uno slalom sull'out di destra. Un pareggio meritato per la Juventus che fin qui non aveva certo sfigurato. Ed allo scoccare del 90', Odysseas compie un miracolo sul colpo di testa di Rugani nato da una punizione sulla tre quarticampo battuta proprio da Clemenza. E sempre l'ex giocatore del Sassuolo tenta un altro eurogol dal seguente angolo. Cinque minuti di recupero che iniziano con il lancio di un fumogeno rosso nei pressi della porta difesa da Perin. I rigori sembrano essere l'unico modo per decretare la vincitrice e così accade. Decisivi gli errori di Jonas e Joao Felix che premiano la sequenza perfetta dei tiratori bianconeri.
Nel complesso dei 90 minuti, la Juventus ha dato una buonissima impressione, soprattutto nel secondo tempo, in cui si è mostrata comunque propositiva in zona d'attacco, cosa che era mancata contro il Bayern.
Di seguito la sequenza dei rigori:
Keaton gol
Fagioli gol
Jonas palo
Emre Can gol
Samaris gol
Beltrame gol
Joao Felix parato
Alex Sandro gol