Vince il Bayern Monaco al proprio debutto nell'International Champions Cup di quest'anno. I bavaresi erano oggi attesi da un test di lusso solo sulla carta contro il Paris Saint-Germain, visto che i blu hanno dovuto rinunciare praticamente al 70% della propria rosa principale causa vacanze post-Mondiali. Nel primo tempo però i tedeschi hanno incontrato comunque delle difficoltà contro gli interessanti e giovan(issim)i avversari, salvo poi ribaltare senza problemi il risultato nella ripresa, sfruttando i calci piazzati e la propria esperienza. Di seguito, la cronaca del match.
Partiamo dagli schieramenti iniziali. Niko Kovac sceglie un 4-2-3-1 con Ulreich fra i pali. I terzini sono Rafinha e Bernat, con Stanisic ed Javi Martinez nel mezzo. La mediana è occupata da Renato Sanches e Will, con Robben, Batista-Meier e Ribery dietro l'unica punta, Wagner. Thomas Tuchel risponde con un 4-3-3. In porta c'è Buffon, davanti a lui solo giovani: Dagba, Rimane, Mbe Soh e Nsoki. A centrocampo largo a Toufiqui, Diarra e Rabiot. Il tridente offensivo è invece formato da Bernede, Weah e Nkunku.
La gara ovviamente si sviluppa su un ritmo piuttosto lento, come usuale in tutte le amichevoli. Un paio di pericoli arrivano con un colpo di testa di Rabiot, gestito semplicemente da Ulreich, ed alcune azioni palleggiate dei tedeschi; ma comunque nulla di che. Essenzialmente la noia la fa da padrone per mezz'ora. Scocca il 31esimo e Rimane anticipa un avversario a centrocampo, per poi imbucare in profondità Timothy Weah. Lo statunitense difende palla su Stanisic nell'uno-contro-uno e, quasi sbracciando, trova il diagonale giusto di destro in mezzo alle gambe di Ulreich per lo 0-1. In generale comunque, seppur con tanti giovani, i campioni di Francia sembrano avere le idee più chiare.
Il secondo tempo inizia con qualche cambio ed un andazzo diverso per i bavaresi sin dai primi secondi. Primi secondi in cui con un cross deviato dalla destra la sfera diviene spiovente per la testa di Wagner, che la gira sulla traversa. Evidentemente i rossi hanno poca voglia di fare figuracce: spingendosi in avanti però ci si espone a dei contropiedi. Avviene questo proprio poco dopo il 50esimo, con una progressione strepitosa di Rabiot, che poi la mette dentro rasoterra e trova il "velo" involontario di Weah, in caduta, liberando così Nkunku tutto solo. Controllo e tiro di destro in area per il francese, che spara però dritto-per-dritto a lato. Poco dopo, un errore di valutazione di Buffon in uscita quasi non concede a Wagner una battuta a porta vuota, con Rimane che però respinge sulla linea la traiettoria rasoterra.
Comunque la sensazione è che die Roten stiano facendo meglio. Il risultato li premia soltanto al 61esimo, con un traversone direttamente da corner sul secondo palo che Javi Martinez sbatte all'incrocio davanti a sé, in isolamento. Dopo l'1-1, Kovac effettua altri cambi, ma a salire in cattedra è uno dei pochi giocatori non entrati dalla panchina: su un calcio di punizione dai 20-25 metri di distanza sul centro-destra, Renato Sanches si incarica della battuta. Il portoghese aggira agevolmente la barriera e piazza la palla nell'angolo alla sinistra del neo-entrato portiere Descamps. L'esperienza inizia a diventare un fattore pesante in campo e la differenza fra le compagini viene fuori: un lancio lungo sorprende la retroguardia parigina alle spalle, sulla destra Gnabry ha tutto il tempo del mondo per servire l'assist forte e teso per Joshua Zirkzee, neo-entrato classe 2001 di ruolo punta, che piazza la sfera in porta da due passi. La gara si spegne così, fra ulteriori sostituzioni ma senza grandi brividi. Risultato di 3-1.