La Coppa del Mondo torna in Francia dopo 20 anni. La Francia batte meritatamente la Croazia e si aggiudica il secondo Mondiale della sua storia. Dopo Zagallo e Beckembauer, Didier Deschamps diventa il terzo uomo ad aver conquistato la Coppa del Mondo da calciatore e da allenatore. Il 12 luglio del 1998, quando Deschamps trionfava in campo contro il Brasile, Kylian Mbappé non era ancora nato. Oggi, è stato decisivo con la sua velocità, e ha chiuso definitivamente l'incontro con la rete del temporaneo 4-1. La Finale di Russia 2018 è il trionfo della tattica scelta dal sottovalutato Deschamps per sfruttare al meglio i punti di forza della sua formazione: la solidità difensiva (nonostante l'erroraccio odierno di Lloris), il centromapo ermetico, l'estro di Griezmann e le accelerazioni di Mbappé. La Croazia, in debito di ossigeno dopo le maratone per arrivare in finale, viene punita sui calci piazzati, evidenti talloni d'Achille di Dalic, e non può coronare il suo sogno.
Primo tempo Primi 10 minuti di chiara marca croata. La formazione di Dalic prova a sfondare sulle fasce, con Strinic che costringe Mbappe a restare molto basso. Pogba e Kanté si distinguono nel solito lavoro di contenimento, Varane e Pavard intercettano i rifornimenti aerei destinati a Mandzukic. Il primo squillo della Francia è di Mbappe, che prova a slalomeggiare nell'area croata. Al 18esimo, su calcio piazzato, la Francia passa. La punizione è guadagnata da Griezmann, che calcia con forza all'interno dell'area avversaria. Mandzukic, di nuca, anticipa tutti ma devia verso la sua porta, Subasic non può intervenire, la rete si gonfia. La Croazia prova a reagire immediatamente, ma il colpo di testa di Vida, servito da Modric su punizione, termina alto. Vida si rifà due minuti più tardi fermando con una tempestiva scivolata Mbappe, e ci riprova su una nuova punizione di Modric, ma viene anticipato dall'uscita con i pugni di Lloris. Al 28esimo, l'assedio croato trova una breccia nella difesa francese. Modric, su punizione, apre per Vrsaljko, che di testa mette in mezzo. Ne nasce un batti e ribatti, la palla arriva a Perisic, che col mancino disegna una traiettoria sulla quale Lloris, proteso in tuffo, non può arrivare. La Francia si riorganizza e ancora una volta mostra i limiti croati sui calci piazzati. Griezmann calcia un angolo dalla sinistra, Matuidi non colpisce, la palla viene deviata da Perisic con una mano. L'arbitro consulta la VAR, il rigore è inevitabile. Duello Griezmann - Subasic, il francese calcia sulla destra del portiere, che invece sceglie l'angolo opposto. La gabbia a centrocampo disegnata da Deschamps, minuto dopo minuto, diventa sempre più efficace: Modric non ha spazio e tempo per inventare, Rakitic perde un paio di palloni, la spinta di Vrsaljko e Strinic non produce effetti. La difesa francese non è però precisissima sui calci piazzati, concede una serie di angoli, ma seppur con sofferenza riesce sempre a salvarsi.
Secondo tempo Due minuti e Lloris è subito chiamato in causa da una conclusione di Rebic, una parata che ricorda quella di Buffon su Podolski nel 2006. Il portiere del Tottenham è poi costretto all'uscita di petto per anticipare Perisic su un lancio di Brozovic. Sull'altro versante Subasic deve chiudere su Mbappe, che in progressione brucia Vida. Al 53esimo Kante, ammonito nel primo tempo e molto al di sotto di quanto fatto vedere in questo Mondiale, lascia il posto a Nzonzi. La Croazia spinge, non sfonda, e crolla sull'ennesimo contropiede francese. Mbappe raggiunge in velocità una palla sulla quale Strinic sembrava in anticipo, attende l'arrivo dei suoi e serve Griezmann. Il giocatore dell'Atletico, spalle alla porta, serve l'accorrente Pogba, che ci prova di destro, respinto, poi di sinistra, e questa volta la palla gonfia la rete. La Francia gioca sul velluto, e dilaga con Mbappe, che con un destro secco ma non angolato batte il poco reattivo Subasic. Al 68esimo però la Croazia riapre la partita, grazie a una follia di Lloris. Il portiere, che forse già pregustava il momento di alzare la Coppa, fa peggio di Karius e su un innocuo retropassaggio permette a Mandzukic di accorciare. La Francia capisce che non è il caso di correre inutili rischi e abbassa i ritmi. Umtiti e Varane coprono lo scosso Lloris, Giroud fa da mediano aggiunto, i campi di gioco croati non fanno scoprire i francesi. La Croazia ha un'opportunità con Pjaca, che appena entrano non riesce a controllare un lancio di Kramaric.
La Croazia mantiene uno sterile possesso palla, la Francia si accontenta di far scorrere il cronometro. Sono cinque i minuti di recupero, poi la Francia può liberare la sua gioia.