Calma, concentrazione ed un pizzico di pre-tattica. Potrebbe essere descritta con queste parole la conferenza stampa di Didier Deschamps, CT della Francia che domani prenderà parte ad un vero e proprio appuntamento con la storia. Dopo una carriera vincente da calciatore ed alcune belle soddisfazioni in panchina - la risalita in A con la Juventus e lo scudetto con il Marsiglia nel 2010 su tutte - il tecnico francese e dei francesi ha la grande chance di arricchire notevolmente il proprio palmarès, andando a conquistare un Mondiale vent'anni dopo averlo vinto da calciatore. Un vero e proprio record che Didier condividerebbe, nel caso, solo con Beckenbauer e Zagallo.

Intervenuto in conferenza stampa, Deschamps ha parlato proprio del ruolo diverso del CT rispetto a quello del calciatore: "Quando si è giocatori si è attori, da c.t. si vive attraverso i giocatori. Sono loro i protagonisti: in campo c'è energia fisica da sprigionare, quando si è in panchina si usa quella psicologica. E a volte si fa più fatica". Continua, il CT francese: "Il gruppo è diverso rispetto a 2 anni fa: 14 sono nuovi e hanno scoperto cos'è un grande torneo qui in Russia. In 9 però sanno come è andata e come è finita all'Euro, e questo ci aiuterà. Ma non ci sono stati errori allora e se avessimo vinto non avrei ripetuto le stesse cose. Faremo ancora un grande lavoro video, come dall'inizio del torneo, con i nostri quattro osservatori che hanno studiato le sei gare giocate da loro".

Glissando velocemente sulla cocente delusione di Euro 2016, quando la Francia perse in finale contro il Portogallo nell'edizione francese dei Campionati Europei di calcio, Deschamps parla dei fattori che potrebbero influenzare la sfida: "Le parole chiave sono tre: serenità, fiducia e concentrazione. E comunque è già un immenso piacere e privilegio essere qui a giocarsi questa gara,. Ma tranquilli, non c'è euforia, solo soddisfazione". Inevitabile il passaggio su Mbappé: "Mbappé è un grande talento, dimostrato prima e durante il torneo. Non lo tratto in modo diverso dagli altri, ma ho sempre un po' più di indulgenza verso i giovani. Quando dico cose non solo positive, a lui come gli altri, lo faccio per il loro bene: ci possono essere piccole discussioni, ma lui è un ragazzo intelligente".

Infine, sugli avversari della Croazia: "La Croazia ha più esperienza di noi, soprattutto perché i suoi giocatori a livello di club hanno giocato già parecchie finali. Ma è una cosa che si ripete da inizio Mondiale. Modric è mobilissimo e ha intelligenza tattica. Messi e Hazard avevano più iniziative individuali e sono dei veri attaccanti. Lui è più centrocampista e più uomo squadra. Ma nelle grandi competizioni conta più la forza collettiva che il talento individuale" conclude Didier Deschamps. 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.