Sono bastati un paio di giorni senza Mondiali e sembra già di essere tornati ad un'estate "normale", calcisticamente parlando. Eppure siamo proprio sul più bello: mancano soltanto tre partite, più la finalina per il terzo posto, alla fine del torneo più importante del globo. Il programma delle semifinali ha delle precise indicazioni di partenza. 10 luglio, San Pietroburgo, Francia-Belgio. Una sfida coi fiocchi, non solo perchè si tratta di un di derby transalpino. Le due selezioni rappresentano quanto di meglio c'è sotto l'aspetto del talento nel tabellone, mentre potremmo catalogare l'altra partita Croazia-Inghilterra come quella fra le fazioni meglio organizzate. Indifferentemente che siano vestiti di rosso o di blu, in queste due squadre militano alcuni dei migliori giocatori, sotto l'aspetto tecnico ed atletico, dell'intera competizione.

È inevitabile che sarà decisivo l'apporto dell'aspetto tattico da parte di una selezione nel limitare i punti di forza dell'altra e viceversa. I Red Devils partono con un problema non da poco, cioè l'assenza di Thomas Meunier, unico terzino puro a disposizione per reggere difensivamente il passo di Mbappé, o chi per lui. Togliere spazio alle stelle francesi è certamente una necessità, ma anche reggerne il passo nell'uno-contro-uno potrebbe rivelarsi complicato. Diverse testate riportano come probabile formazione quella che per Roberto Martinez è quasi una scelta obbligata: un 4-4-2 con quattro centrali abbastanza lenti dietro (presumibilmente Alderweireld, Kompany, Vermaelen e Vertonghen) e la presenza di Chadli e Carrasco, finora utilizzati come tornanti nel 3-4-2-1, sulle corsie della linea mediana. In questo modo, l'idea belga sarebbe di tenere alto il livello della densità nel mezzo, avendo il costante supporto sull'esterno di giocatori più rapidi, per poi appoggiarsi sulle qualità di Hazard e Lukaku per ripartire.

Senza i giusti accorgimenti, l'agilità di Mbappé diventa letale.

A livello ideale, non sarebbe poi così diverso dalla strategia che ha eliminato il Brasile. D'altronde i Bleus fanno fatica a costruire qualcosa quando le loro individualità tecniche (Pogba, Griezmann e Mbappé), in grado di creare palle gol dal nulla, vengono limitate. Ma non è con un piano così semplice che si può sperare di avere vita facile contro una corazzata in grado di mostrare anche maturità durante questo percorso mondiale. La contromossa di Didier Deschamps, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe essere un 4-3-3 con Matuidi sulla linea degli intoccabili Pogba e Kanté nel mezzo. Un modo per "liberare" l'ex numero 10 della Juventus da alcune responsabilità difensive ed al contempo garantire un filtro molto efficace a centrocampo, evitando il più possibile di lasciare la retroguardia sola contro le avanzate degli strepitosi attaccanti avversari.

In questo modo il Belgio dovrebbe chiedere molto più del solito ad Eden Hazard e Romelu Lukaku. I due attaccanti, nel corso dei quarti, sono stati perni fondamentali per ripartire o anche solo risalire il campo. In questo contesto rischiano di dover forzare di più la giocata nei confronti di un avversario: anche per due stelle della Premier League è un test non da poco. Ed inoltre, venisse confermato lo schieramento di cui sopra, Kevin De Bruyne risulterebbe un po' più limitato a dei compiti anche in interdizione rispetto alla libertà concessagli nell'ultima gara. Un'opzione potrebbe essere, in fase di possesso, contare di riutilizzare la struttura del 3-4-2-1, alzando uno dei quattro centrali di difesa al fianco di Witsel. Ciò comporterebbe un notevole sforzo atletico da parte del fenomeno del City, tutt'altro che da sottovalutare, ma gli permetterebbe di sfruttare un po' meglio le proprie qualità sulla trequarti. Ma si tratta semplicemente di ipotesi.

Si può rinunciare ad esaltare questa qualità di tiro?

La Francia potrebbe comunque, anche con questa soluzione "particolare" appena menzionata, contare su un tasso tecnico leggermente superiore rispetto alla controparte, considerando l'undici in toto. I celtici sono costretti a cambiare di più rispetto ai francesi a causa dell'assenza di Meunier, ma non è detto per questo che siano sfavoriti. Dovesse verificarsi quanto previsto finora, salvo accorgimenti o stravolgimenti dell'ultim'ora, sarebbe certamente importante per i Bleus avere un supporto di qualità anche da parte dei terzini: una vittoria può nascere anche da un cross ben calibrato verso la testa di Giroud. Sarà fondamentale per i Red Devils invece la compattezza ed una gestione della palla pulita, comunque affidata a giocatori esperti. È tutto in equilibrio: chi la spunterà nella semifinale stellare di questi Mondiali di Russia 2018?