Luis Enrique guiderà la nazionale spagnola nel prossimo biennio (dunque fino all'Europeo del 2020), la decisione è arrivata all'unanimità.

L'annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa in cui il presidente della federcalcio spagnola  Luis Rubiales ha svelato alcuni retroscena di questo accordo: "È stato molto semplice arrivare a un accordo, lui voleva fortemente allenare la Spagna e ha rinunciato a un’offerta molto importante che superava di molto la nostra proposta. Luis Enrique ha tutte le caratteristiche e i requisiti che cercavamo, poi può andar bene o male, ma volevamo lui e speriamo che tutto vada per il meglio. Non abbiamo parlato con nessun altro, sappiamo che è una persona con un carattere forte, che ha anche avuto problemi con la stampa, ma siamo ottimisti e speriamo che l’ambiente sia buono. Non abbiamo parlato della nostra scelta con i giocatori, ne abbiamo discusso in giunta e Luis Enrique è stato nominato commissario tecnico all’unanimità".

L'ex allenatore della Roma e del Barcellona subentra a Fernando Hierro (chiamato dopo il repentino esonero di Lopetegui) che si era dimesso nella giornata di ieri dopo la deludente esperienza in terra russa, ma questa scelta viene presa anche per trovare un rimedio dopo i fallimentari mondiali del 2014 e gli europei del 2016.

Ora starà al tecnico asturiano risollevare le sorti della nazionale spagnola che ha subito un tracollo al termine del periodo d'oro partito nel 2008 e finito nel 2012 che è valso alla Spagna 2 europei ed 1 mondiale. Le qualità ci sono, la voglia di tornare a primeggiare pure. Il suo passato con il Barcellona potrebbe aiutarlo tantissimo per riuscire a realizzare un mix tra la voglia di giocare un bel calcio e l'essere vincenti.

Sono ancora sconosciuti invece i costi relativi al suo stipendio e quale sarà lo staff che lo accompagnerà in questa avventura

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Alessandro Davani
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