Calci di rigore decisivi anche nel secondo ottavo di finale di giornata ai Mondiali di Russia 2018. Dopo l'eliminazione della Spagna liquidata dai padroni di casa grazie alla prestazione eccelsa di Akinfeev , al riscatto dal dischetto, una "big" riesce a qualificarsi ai quarti di finale non senza penare.
Al Nizhny Novgorod, dopo le tante sorprese di questi due giorni, alla Croazia di Dalic servono 120 minuti, lo spavento del rigore sbagliato da Modric e la serata di grazia di Subasic per avere la meglio su una Danimarca generosa e tutto cuore. Quello di Schmeichel soprattutto che, dopo aver chiuso la porta in faccia a Modric nel secondo tempo supplementare e dopo l'errore di Eriksen nella sequenza finale dal dischetto, tiene i suoi ancora in partita salvo arrendersi sul tiro decisivo di Rakitic.
Nonostante l'impresa di Schmeichel, Subasic non è da meno parandone ben tre e lanciando i suoi alla vittoria finale. La Danimarca esce a testa altissima. Vent'anni dopo l'ultima volta, la squadra di Modric&Co approderà dunque ai quarti di un Mondiale. Di fronte, la Russia padrona di casa.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Match subito in salita per la favorita Croazia. Basta un minuto infatti alla Danimarca per passare in vantaggio. Merito di una lunghissima rimessa laterale dalla destra sulla quale si avventa Jorgensen che, sottomisura, arpiona il pallone con il sinistro scaraventandolo prima addosso a Subasic poi lentamente in porta. Un colpo a bruciapelo per gli uomini di Dalić che, però, dimostrano tutta la loro forza impiegando appena tre minuti per pareggiare. Gran lavoro di Rebic sulla destra, Vrsaliko crossa al centro e Mandzukic, di rapina, risolve tutto con un tiro prepotente che sancisce la ritrovata parità. Un avvio di partita al cardiopalma poi le due squadre provano a ragionare e costruire. I ritmi sono altissimi. Un’ingenuità di Jorgensen al limite dell’area regala una ghiotta punizione a Perisic&Co. ma il tiro del giocatore dell’Inter viene deviato in calcio d’angolo dalla barriera. La Croazia guadagna campo e, al quarto d’ora tiene saldamente il pallino del gioco. Mandzukic lamenta una trattenuta di Knudsen con conseguente caduta in area ma la VAR review dice che non c’è rigore.
Al 27’ si rivede la Danimarca dopo il lampo che le è valso il vantaggio. Il rasoterra di Braithwaite, dopo un triangolo con Eriksen, viene però respinto da Subasic. Triplice occasione croata alla mezz’ora: conclusione dalla distanza di Rakitic, respinta da Schmeichel che si supera anche sulla successiva conclusione di Rebic e distrae Perisic che spazza sopra la traversa. La partita è apertissima. Ancora la Croazia pericolosa. Lovren al 39’ gira di testa su punizione di Modric ma il pallone esce di poco a lato. Croazia che rischia al 42’ quando il tiro-cross di Eriksen scende vertiginosamente colpendo in pieno l’incrocio dei pali. Ci prova anche Rakitic sul finire del primo tempo con il mancino dal limite ma Schmeichel blocca senza problemi.
Al rientro in campo, primo cambio per la Danimarca: dentro Schone per Christensen. Ritmi notevolmente più blandi rispetto alla prima ripresa di gioco. Gli uomini di Hareide provano a scrollarsi di dosso la paura ma il tentativo di Braithwaite al 57’ è decisamente malandato. Poulsen prova a trascinare i suoi, la Croazia al contrario appare ingessata ma entrambe le squadre sono molto compatte. Mentre Kovacic subentra a Brozovic per il primo cambio di Dalićdall’altra parte, il neo entrato Nicolai Jǿrgensen prova il destro su incursione di Poulsen ma Subasic è attento. Ancora la Danimarca due minuti più tardi con il destro di Eriksen dal limite che si spegne sul fondo. La Croazia si affida ai suoi uomini simbolo: Modric al 77’va con il destro dalla lunga distanza ma il tiro rasoterra esce di molto. Un minuto e a suonare la carica è Rebic: n sinistro potente da fuori ma troppo centrale per impensierire Schmeichel. Squadre contratte ed impaurite, nessuna vuole farsi male. Perisic al minuto 84 spizza di testa la palla crossata da Pivaric sulla sinistra ma manda alto sopra la traversa. E proprio Pivaric, tre minuti più tardi, prova la conclusione deviata da Zanka in angolo. La Danimarca prova a smorzare la tensione con il destro di Schone nettamente sul palo più lontano. Nei tre minuti di recupero, tentativo disperato di Rakitic per chiudere i conti ma il destro dalla distanza esce di poco. Poi la conclusione di Braithwaite dal limite finisce sul fondo. Si va ai tempi supplementari come In Spagna-Russia nel pomeriggio.
PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE
Succede davvero poco nel primo dei due tempi supplementari. La Danimarca prova ad attaccare: prima con un cross di Braithwaite spazzato da Lovren poi on il destro di Schone dai 20 metri ampiamente fuori. La Croazia è in affanno e Dalić cambia Perisic per Kramaric. Proprio il neo entrato al 104’sul gran lancio di Modric prova a crossarla al centro impegnando Schmeichel alla deviazione in angolo.
SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE
Hareide compie l’ultimo cambio a sua disposizione, il quarto, inserendo la punta Pione Sisto per Braithwaite. Proprio lui si presenta subito bene con un destro a giro che esce di poco. Ultimo cambio anche per la Croazia con Dalic che richiama Mandzukic per Bedelj. Al minuto 110, solita rimessa lunghissima di Knudsen a la conclusione di Nicolai Jorgensen è imprecisa. Poi l’episodio che potrebbe decidere il match. Minuto 117, Modric lancia in profondità Rebic, che scarta Schmeichel e, a porta vuota, viene falciato da dietro da Zanka Jorgensen che prova, alla disperata, l’intervento sul pallone! Rigore per gli uomini di Dalic e giallo per il danese. Sul dischetto va Modric che, incredibile, si fa ipnotizzare da Schmeichel che tiene vivi i suoi. Il match si deciderà ai penalty.
CALCI DI RIGORE
Protagonisti assoluti i portieri, al netto dei tanti errori dal dischetto. Schmeichel si immola ancora e para le conclusioni di Badelj e Pivaric. Subasic, però, ne vanifica tre, chiudendo la porta di fronte a Eriksen, Schøne e Nicolai Jørgensen. Rakitic, chiamato al penalty decisivo, non sbaglia portando la Croazia ai quarti di finale dopo vent'anni.