La Polonia vince il match da eliminata, ma il Giappone riesce a staccare il pass da secondi grazie al numero di cartellini gialli inferiore a quello dei senegalesi: 6 per il Senegal, 4 per i nipponici. Gara non particolarmente emozionante, con poche occasioni da gol ma che ha regalato i primi tre punti di questo mondiale alla Polonia grazie alla rete al minuto 55' di Bednarek.
I nipponici di Nishino scendono in campo con un 4-2-3-1. Davanti al portiere Kawashima, difesa a quattro formata da Sakai, Yoshida, Makino e Nagatomo. In mediana Yamaguchi e Shibasaki, mentre sulla trequarti giocano Sakai, Okazaki e Usami a supporto dell'unica punta Muto. Per quanto riguarda l'ormai outsider Polonia, Nawalka opta per un 3-4-3. A protezione di Fabianski, difesa a tre composta Bereszynski, Glik e Bednarek. In mezzo a centrocampo spazio a Krychowiak e a Goralski, agiscono da tornanti Kurzawa e Jedrzejczyk. Tridente offensivo composto da Zielinski, Lewandowski e Grosicki.
Partenza a ritmi controllati delle due squadre, con il Giappone che non forza mai la giocata per paura di scoprirsi. Poi i samurai blu perdono palla al quarto minuto di gioco, la recupera sulla destra Grosicki che mette in mezzo per Lewandowski, il numero 9 viene anticipato da Yoshida che respinge la minaccia. Al decimo minuto prova il break il Giappone che tenta di scalfire le incertezze dei polacchi con Nagatomo che cerca il traversone in mezzo per Muto, ma è troppo profondo e finisce in fallo laterale. I nipponici iniziano ad ingranare il motore, al minuto tredici serve la risposta di Fabianski per smanacciare il tiro dalla distanza di Muto. La partita avrebbe dovuto farla la Polonia, ma sono gli uomini di Nishino che arrivano con molta più frequenza e facilità alla conclusione in porta. Sfiduciati, macchinosi e troppo lenti gli uomini di Nawalka che non rispondono come dovrebbero. Match che sulla mezz'ora si fa sempre più equilibrato , con il Giappone a cui basta un pareggio per ipotecare il passaggio agli ottavi.
Poi, all'improvviso, la Polonia fa correre un brivido lungo la schiena dei giapponesi: percussione centrale di Goralski che allarga sulla destra per Zielinski, il centrocampista del Napoli trova la testa di Grosicki che impatta di testa, cerca l'angolo lontano ma Kawashima si supera e compie una parata mostruosa andando a togliere la sfera dalla porta. I samurai blu non si scoraggiano e qualche minuto dopo rispondono con Sakai che sulla destra tenta un tiro-cross insidioso, bloccato in due tempi da Fabianski. Gara che si fa più vivace con i biancorossi che prendono coraggio e con gli uomini di Nishino che tentano di rifiatare e di controllare la situazione. Polonia che cerca di dare qualche squillo nei minuti finali senza alcun risultato a causa del buon posizionamento della controparte e dalla mancanza di idee per sviluppare manovre offensive. Prima frazione di gara che, infatti, si chiude con uno 0-0 logico.
Seconda frazione di gara che si apre con una tegola per il Giappone che si vede costretto a far uscire Okazaki a causa di un problema alla caviglia e a far entrare il giovane Osako. Come nei primi minuti della prima frazione di gara, anche questi secondi 45' si aprono con un match a ritmi blandi, con il Giappone che controlla e la Polonia che cerca di creare qualche pericolo alla retroguardia nipponica. Ci prova la compagine giapponese al minuto cinquanta con Sakai che dalla sinistra mette un bel traversone per Usami, ma è bravo Goralski ad anticipare e a chiudere tutto. Risponde la Polonia con un'ottima ripartenza che si evolve sulla destra con Bereszinsky che imbuca dall'altra parte Lewandowski, ma Kawashima capisce tutto, esce e blocca la sfera. Il Giappone sembra tener sotto controllo alla partita ma la Polonia con un calcio piazzato passa in vantaggio con Bednarek: cross dalla trequarti di Kurzawa che trova tutto solo sul secondo palo il numero 5 che non ha problemi di piattone destro a battere Kawashima. I nipponici devono trovare per forza il gol del pareggio, altrimenti addio sogno ottavi, in quanto la Colombia è sopra per differenza reti. Ci prova al minuto 70 Inui dalla sinistra che tenta un tiro-cross che, però, è troppo profondo per tutti.
Giappone a trazione offensiva, che tenta in tutti i modi di trovare il pareggio ma i polacchi sembrano non voler fare sconti, pur essendo eliminati, giocando con tanta personalità e andando a sfiorare il gol del raddoppio: lancio chilometrico di Zielinski per Grosicki sulla destra, il numero 11 mette un traversone basso trovando l'inserimento di Lewandowski che, da due passi, spara alto un pallone che, se fosse entrato, avrebbe spento totalmente le speranze di rimonta giapponesi. Nessuna reazione, nessuna scossa da parte dei samurai blu che sembrano essere andati in confusione, a differenza dei biancorossi che continuano a creare pericoli utilizzando le corsie esterne e sempre con il solito Grosicki che mette un pallone tagliato in mezzo, anticipa con una zampata Makino che rischia l'autogol ma ancora i riflessi di Kawashima salvano i propri compagni di squadra. Gli uomini di Nishino sembrano non voler attaccare, cercando uno sterile possesso palla perché convinti che la Colombia vinca con il Senegal. Una non-partita, un continuo torello da parte dei nipponici che ormai aspettano il fischio finale e il risultato della Colombia.