Si replica la partita del girone di qualificazione mondiale che vide l'Islanda primeggiare proprio sulla Croazia, costretta ai play off ed alla conseguente rivoluzione in panchina. Una vittoria a testa ma quella determinante fu proprio in casa islandese dove colpì l'ex Juve Magnusson all'ultimo respiro. Una vendetta vera quella croata che restituisce il favore all'Islanda battendola di misura grazie a due gol di marca tutta italiana.

Titolarissimi per l'Islanda, eccezion fatta per Ingason che rileva Arnason al centro della difesa. Ampio turnover per la Croazia di Dalic che cambia ben nove undicesimi, lasciando in campo solamente Modric e Perisic rispetto gli altri titolari del precedente match vittorioso contro l'Argentina. Tanta serie A, con Pjaca che agisce largo sulla fascia e Badelj che affianca Modric a centrocampo, in un 4-2-3-1 che vede Kovacic a supporto di Kramaric e coadiuvato da Perisic insieme al talentino della Juventus. Difesa completamente ridisegnata a partire dal portiere Kalinic. Esordio mondiale per il giovane Jedvaj, in forza al Bayer Leverkusen e con un breve passato alla Roma dei record di Garcia.

Parte molto aggressiva l'Islanda, costretta alla vittoria e con un orecchio a Nigeria-Argentina. Più attendista la Croazia alla quale andrebbe bene anche un punto per mantenere il primato nel girone e l'abbordabile ottavo di finale contro la Danimarca. L'Islanda prova a dire la sua mostrando un atteggiamento ben diverso rispetto a quello più difensivo visto contro Argentina e Nigeria ma la foga è forse anche troppa. Senza emozioni i primi dieci minuti dove regna l'imprecisione islandese. L'unico appunto è legato ad uno scontro di gioco fortuito tra Bjarnason e Pjaca in cui ha le peggio l'islandese che rimane a terra con il naso dolorante e sanguinolento. Giallo per Pjaca un po' troppo severo assegnato dall'arbitro spagnolo Mateu. Al 26', da un'azione nata da calcio d'angolo, rischia la Croazia con Sigurdsson che non arriva sul pallone per pochi centimetri ed a porta completamente sguarnita. Alza il baricentro l'Islanda e dopo pochi minuti conquista un altro calcio d'angolo dal quale Magnusson stacca bene ma con poca precisione. Interessante la punizione alla mezz'ora con Kovacic che butta giù Halfreddson da ottima posizione. Ci prova Sigurdsson ma Kalinic è attento e blocca senza problemi.

Al trentatreesimo si riaffaccia l'Islanda con un corner da quale nasce una pericolosa carambola con Bjarnason che colpisce due volte ma trova sempre il muro croato davanti a sé. Arriva poco dopo il primo tiro della Croazia con Perisic che, ben imbeccato da Modric, calcia ampiamente fuori. Al quarantesimo, risponde l'Islanda: perde un pallone sanguinosissimo Badelj contrastato da Finnbogason che calcia indisturbato ma la palla esce di pochissimo. Sul finire del primo tempo, aumentano le insidie islandesi per la difesa croata che spazza in angolo. L'uscita timida di Kalinic consegna palla a Bjarnason che non ci pensa due volte e tira di prima intenzione. Si riscatta subito il portiere croato con una parata importantissima. All'ultimo respiro, replica Kalinic con una parata spettacolare su un potente e preciso destro di Gunnarsson. Buon primo tempo per un'Islanda che è cresciuta con molta calma, creando non pochi pericoli durante gli ultimi minuti. La Corazia di Dalic appare molto disinteressata nella manovra d'attacco, prediligendo un attendismo rispetto gli attacchi islandesi.

Riprende la partita senza cambi per entrambe le squadre. Passa un minuto e l'Islanda guadagna un buon calcio di punizione che però viene letto bene da Kalinic , il quale anticipa tutti e blocca in presa alta. Lo stravolgimento della rosa titolare croata crea molte difficoltà ai giocatori chiamati in causa soprattutto per ciò che concerne la precisione della manovra d'attacco e qualche scricchiolio in difesa. L'amalgamo funziona ma non come nelle due precedenti partite in cui la Croazia sembrava una macchina praticamente perfetta. Al cinquantunesimo, ci prova Badelj col destro ma trova la traversa, complice anche una deviazione. Un preludio al gol per la Croazia e per Badelj che si inserisce perfettamente su una palla messa in mezzo da Perisic. Uno a zero e l'Islanda sprofonda nell'abisso, soprattutto a causa del pareggio siglato dalla Nigeria pochi minuti prima.

Al 55', pareggia il conto dei legni l'Islanda con Ingason che centra il montante con un colpo di testa scaturito da un corner. A due minuti dalla mezz'ora, secondo giallo del match che arriva ad Halfredsson per un brutto fallo su Pjaca. Altro giallo, sempre l'Islanda con Finnbogason che si scontra con Kalinic in un goffo tentativo di anticipo che costringono la partita ad uno stop forzato. Parallelamente, primo cambio del match: Modric si accomoda in panchina, al suo posto Bradaric. Brividi per l'Islanda al sessantaseiesimo con Kramaric che tenta la botta dalla distanza. Una deviazione spiazza Halldorsson ma per sua fortuna la palla si perde sul fondo. Secondo cambio per la Croazia: Lovren prende il posto di un acciaccato Pjaca. Risponde l'Islanda con Sigurdson che lascia il posto a Sigurdason. Difesa a tre per ambedue le squadre con la differenza sostanziale legata alle fasce.

L'islanda preme molto di più sulle corsie, non a caso, al 72' Bjarnason si trova una palla d'oro che spreca malamente. Risponde la Croazia con Pivaric che calcia forte sul secondo palo. Non ci crede molto Kramaric che tarda nella chiusura sul secondo palo per il più facile dei tap in. Sul rovesciamento d'azione, un momento cruciale nel match. Lovren colpisce con la mano in area di rigore e per Mateu non ci sono dubbi: calcio di rigore. Terzo rigore in tre match per l'Islanda. Sigurdson dal dischetto spiazza Kalinic. Ora la qualificazione dista solo due gol ma il tempo è tiranno. Da qui in poi sarà un vero monologo islandese che costringe la Croazia a chiudersi in difesa e ad agire in contropiede. Ultimo cambio per la Croazia con Rakitic che rileva Kovacic.

Proprio su un contropiede, Saeverson si becca un altro giallo per un fallo netto e necessario su Perisic lanciato a campo aperto. Insidiosa la punizione per la Croazia con Perisic che sfiora la traversa. Ultimo camibio anche per l'Islanda con Gudmudsson che entra al posto di Finnbogason. Tenta anche Rakitic da palla inattiva ma la sfera finisce alta sopra la traversa. Nel frattempo, il vantaggio dell'Argentina cambia la situazione per l'Islanda alla quale basterebbe solo un gol per il passaggio turno. Ma gli islandesi si addormentano nel momento peggiore del match. Perisic piega le mani del portiere islandese e distrugge i sogni di una possibile qualificazione. È due a uno e siamo al 91esimo. Tre minuti giri d'orologio che vanno a sancire la qualificazione a punteggio pieno della Croazia che batte il record di Francia '98. Ora, testa alla Danimarca.

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