Il Messico batte la Germania grazie a una rete di Lozano e regala una delle sorprese più inattese delle prime giornate di Russia 2018. Dopo l’Argentina, un’altra delle big dei Mondiali stecca all’esordio.

Low sceglie come al solito una Germania con tanta fisicità e tanta tecnica di base. Neuer torna tra i pali, scudato da Hummels e Boateng, sulla destra Kimmich e a sinistra Plattenhardt, l'unico della retroguardia a non giocare nel Bayern Monaco. Khedira e Kroos a gestire il centrocampo, poi sulle fasce Muller e Draxler, la fantasia di Ozil ad innescare l'erede di Klose, Timo Werner. 

Difesa a tre invece per Osorio con Salcedo, Moreno e Ayala, i primi due vecchie conoscenze del calcio italiano. Centrocampo di tanta corsa e tecnica di base con Guardado ed Herrera. Layun e Gallardo nel doppio compito di difendere e spingere sulle fasce del centrocampo. Poi i talentuosi Lozano e Vela a supportare il bomber Hernandez, miglior realizzatore di sempre del Messico.

PRIMO TEMPO - La sfida fra Germania e Messico parte con la sesta, con gli americani che in meno di due minuti creano due occasioni,prima con un destro di Lozano ribattuto in angolo, poi dallo stesso angolo i tedeschi rischiano l'autogol, ma Neur controlla la palla. Rispondono subito i ragazzi di Low, con un filtrante a trovare Werner, che incrocia subito verso il palo più lontano, non trovando la porta di poco. Altra occasione poi per il messico all'undicesimo, quando Lozano lavora ancora benissimo la palla, poi arriva Herrera a tirare, impegnando nuovamente Neur, oggi anche capitano dei suoi. I messicani fanno girare benissimo la palla e guadagnano al quattordicesimo un altro angolo, sul quale l'ex Roma Moreno stacca prima di tutti, ma non riesce a metterla dentro. Contrattacco praticamente immediato dei tedeschi, con il cross di Kimmich che induce quasi all'autogol Salcedo, anche lui vecchia conoscenza del calcio italiano, con un anno alla Fiorentina.

Poi qualche minuto di stallo, in cui la partita non perde di ritmo, ma diminuiscono considerevolmente le conclusioni pericolose. Al trentaseiesimo contropiede letale del  Messico, che recupera palla e riparte in contropiede con Chicarito Hernandez che rifinisce per Lozano, il quale rientra sul destro dribblando Ozil, per poi incrociare sul primo palo e bucare Neur. Vantaggio tutto sommato dei messicani, più pericolosi dei tedeschi per ora. La Germania non si fa scoraggiare e su punizione sfiora subito il pareggio con Kroos, che mira all'incrocio dei pali ma deve fare i conti con un miracolo di Ochoa, con la palla che poi va sulla traversa. Nel finale altra occasione in contropiede del Messico, con Vela che con l'interno sinistro sfiora il palo alla destra di Neuer. 

SECONDO TEMPO - Il copione del secondo tempo è chiaramente a favore della Germania, che deve provare a tutti i costi ad agguantare il pareggio, i tedeschi non perdono la prima ai mondiali dal 1982. Il Messico aspetta e riparte, facendolo in modo egregio e rischiando il raddoppio al cinquantasettesimo, con il Chicarito Hernandez ancora bravissimo a trovare un suo compagno, Vela però non riesce a stoppare il pallone e a concretizzare l'azione. Mosse opposte dei due ct, Osorio si copre con Alvarez al posto di Vela, mentre Low mette Reus al posto di Khedira, lasciando il solo Kroos in mediana. Al minuto sessantaquattro Kimmich sfiora l'eurogol in rovesciata, con la palla che finisce sulla parte superiore della rete, Ochoa comunque sembrava esserci.

Gran partita quella del portiere messicano, celebre per le sue prestazioni ben sopra la media nelle competizioni mondiali, il Brasile dovrebbe aver qualche ricordo a riguardo. Reus dopo aver provato un paio di volte a rifinire per Draxler, si mette in proprio tentando una botta al volo da posizione defilata dopo una respinta. Il tiro però ha solo potenza e termina alto. L'assedio della Germania diventa asfissiante, con il Messico che continua ad essere roccioso e concede solo tiri da fuori area. Velenosissimo è quello di Kroos col mancino al settantaseiesimo, a lato di poco. Respira finalmente il Messico e sfiora il gol del 2-0: un infinito Rafa Marquez al suo quarto mondiale, lancia in campo aperto Layun -che ha probabilmente quattro polmoni visto quanto ha corso per l'intera partita-, che si fa tutto il campo in velocità e tenta il destro da fuori area da posizione defilata, con il pallone che termina di poco oltre la porta difesa da Neuer.

Stesso copione cinque minuti più tardi, anche stavolta Layun però non è precisissimo. L'ultima occasione della gara è una giocata sensazionale del giovane Julian Brandt, che al volo di destro scheggia il palo. La Germania resta riversata nella metà campo messicana, ma senza riuscire a segnare. Termina 1-0 ed è festa totale sugli spalti per i calorosi tifosi del Messico