Controlla Eder ai 20 metri, Koscielny accorcia su di lui e lo affronta; il portoghese fa valere il mismatch fisico, e sguscia via. Altro controllo, stavolta goffo, ma il tempo per concludere c'è: tracciante radente che bacia più volte il manto verde del Saint Denis, Lloris non arriva, la palla entra nell'angolino alla sua destra. E' l'eroe per caso, capace di regalare un Europeo ad una piccola nazione, capace di vendicare Ronaldo. Già, perché le lacrime amare del campione derivanti dall'infortunio hanno lasciato spazio, a fine match, a lacrime dolci, pregne di sentimento e liberate da ogni colpa o rimpianto. Il Portogallo, quindi, torna nella attraente quanto pericolosa mischia di una competizione. Stavolta si parla di mondiali; Ronaldo c'è, Eder no. Non basta la riconoscenza per strappare una convocazione.
La prima partecipazione - saranno 7 quest'anno - in un mondiale risale al 1966, giocato in Inghilterra. I lusitani vinsero il girone di qualificazione grazie a 3 vittorie ed un pareggio, prima di fare la voce grossa arrivando addirittura in semifinale, trascinata dall'assoluto fenomeno Eusebio. Non acciuffarono l'accesso alla finale, ma sconfissero l'URSS regalandosi la medaglia di bronzo. Il terzo posto resta il miglior piazzamento in un mondiale per il Portogallo, che ha fatto decisamente meglio in campo europeo. Oltre al successo di due anni fa, impossibile dimenticare la cavalcata del 2004, con il sogno vittoria spento dalla sorprendente Grecia in un Da Luz vestito a festa.
►Il percorso
Il Portogallo - 4° nel ranking FIFA - è stato sorteggiato nel gruppo B insieme a Svizzera, Ungheria, Isole Far Oer, Lettonia ed Andorra. Girone ampiamente alla portata della Selecção das Quinas, che difatti non ha deluso le aspettative. Esordio difficile - 2-0 contro la diretta concorrente al primo posto, la Svizzera - prima di inanellare una serie imbarazzante di vittorie. Ben 8 con 30 gol fatti e 2 subiti, arrivando alla sfida finale contro gli elvetici dietro di 3 lunghezze, ma con una differenza reti che avrebbe fruttato in caso di successo. L'autogol di Djourou ed il gol del rossonero André Silva regalano l'accesso diretto alla fase finale del Mondiale, Svizzera costretta allo spareggio, poi vinto contro l'Irlanda del Nord.
►La rosa
Prima di vincere l'Europeo con il Portogallo da outsider, Fernando Santos riuscito a spingere la Grecia ai quarti negli Europei 2012, eliminata dalla Germania, ed agli ottavi ai mondiali, estromessa dalla Costa Rica. Insomma, il ritratto perfetto di un allenatore esperto, decisamente a suo agio sia nel ruolo da CT che da classico allenatore di club. Diramati i 23 che prenderanno parte all'europeo, la scelta che ha fatto più discutere è stata quella dell'esclusione di Cancelo, motorino della corsia di destra; rimarranno a casa anche Nani, Andre Gomes, Eliseu e Renato Sanchez - escluso già dalla lista dei pre convocati - presente Mario Rui.
Da tenere d'occhio il reparto offensivo, decisamente interessante. Convocati due estrosi giovani come Gelson Martins - in forza allo Sporting - e Guedes - ala del Valencia - mentre André Silva, reduce da una stagione non brillante, deve trovare nuovi stimoli. A centrocampo conferme per Joao Mario ed Adrien Silva, i quali hanno chiuso una stagione tutt'altro che strabiliante, ma che restano imprescindibili nei disegni tattici del CT.
Santos dovrebbe schierarsi con un 4-4-2, ma anche il 4-3-3 resta un modulo più che percorribile. Con il 4-4-2, i due frangiflutti di centrocampo saranno Carvalho e Moutinho, con Bernardo Silva e Guedes - o Joao Mario - ad agire sulle corsie. Davanti, tandem con Ronaldo ed uno tra Silva e Quaresma, a seconda del tipo di gioco proposto.
Il 4-4-3 ritroverebbe Joao Mario, titolare imprescindibile nel terzetto di centrocampo. Lui e Moutinho mezz'ali, Carvalho nel ruolo di mediano. Davanti, Silva e Guedes dovrebbero essere i titolari, con Quaresma nel ballottaggio, data la sua capacità di giocare sia a destra che a sinistra. Attenzione alla candidatura di Gelson Martins, carta interessante da utilizzare a gara in corso.
►Russia 2018
Inserito nel Gruppo B con Spagna, Marocco ed Iran, la qualificazione non dovrebbe essere a rischio. Affascinante la sfida con la Spagna per la testa del girone, i lusitani partono tutt'altro che battuti.