MAINZ 3-0 RB LIPSIA, Opel Arena, Mainz.
Arbitro: B. Dankert.
Marcatori: 29’ De Blasis, 85’ Maxim, 90’ Baku.

La lotta per la salvezza in Bundesliga non è mai stata così viva. Ieri a battere un colpo, con le vittorie, sono state Friburgo ed Amburgo, oggi è arrivata pronta la risposta del Mainz. Clamorosa, clamorosa la prova di forza degli uomini Schwartz che schiantano per 3-0 il Lipsia alla Opel Arena e tengono vivo, vivissimo, il sogno di un’altra stagione nella massima serie. I Nullfunfer che si presentano davanti al pubblico di casa con un 4-3-3 che vede Adler tra i pali, Brosinski e Diallo sugli esterni, Hack e Bell da centrali difensivi. De Jong regola in centrocampo tra Baku e Gbamin, mentre davanti De Blasis e Oztunali supportano Muto. Dall’altra parte solito 4-4-2 con Poulsen a dialogare con Werner. Lookman e Kampl a correre sulle fasce, Keita e Demme in mediana, mentre dietro sono Orban e Upamecano a proteggere Gulacsi con Ilsanker a destra e Klostermann a sinistra.


Ad iniziare meglio sono gli ospiti, con Poulsen che, al dodicesimo, controlla in area e spara il destro incrociato. Bell, però, si immola e riesce a chiudere in corner. Il Mainz continua a soffrire, ma a pagare la cauzione per tutti, poco prima della mezz’ora, è Muto: con furbizia, spalle alla porta, il giapponese si lascia andare ed accentua il contatto con Naby Keita. Dankert è deciso ed indica il dischetto, rigore per il Mainz. A batterlo va De Blasis che, col destro, calcia centrale ma trova comunque la rete dopo la deviazione di Gulacsi. A quel punto il Red Bull si disunisce leggermwente e rischia di incassare anche il raddoppio di Baku, ma al duplice fischio è 1-0.

Nel secondo tempo si parte a ritmi più bassi, ma la partita si accende dopo l’ora di gioco: Gbamin, dal limite, costringe Gulacsi a volare in tuffo per chiudere in corner. I padroni di casa, senza paura, continuano a spingere ed a controllare il possesso, sfiorando il bis anche con Holtmann, ancora respinto da una gran parata del portiere avversario. Finalmente a regalare la gioia ai tifosi, a cinque dal termine, è Alexandru Maxim, che, appena entrato, imbeccato in area da uno splendido colpo di tacco di Muto, piazza il sinistro del 2-0 in corsa. Partita chiusa, sì, ma nel finale c’è ancora spazio per le emozioni: Baku, in contropiede, viene lanciato da Grosicki e, tutto solo, mette il punto esclamativo sul 3-0. Nel recupero arriva anche il rosso per doppia ammonizione a Keita. Mainz che vola quinti fuori dalla zona rossa, a quota 33 punti, alla pari col Friburgo, mentre i RotenBullen scivolano per la seconda volta consecutiva e finiscono al sesto posto, a 47 punti, rischiando di finire fuori dalla zona europa.

 

WERDER BREMA 1 – 1 BORUSSIA DORTMUND, Weserstadion, Brema.
Arbitro: F. Brych.
Marcatori: 19’ Reus, 45’ Delaney.

A proposito di zona europa, si ferma anche il Borussia Dortmund, bloccato sull’1-1 dal Werder Brema in trasferta. 4-1-4-1 per Stoger con Burki tra i pali, Akanji e Piszczek esterni e la coppia Sokratis-Toprak centrale. Weigl è il mediano, davanti tutta la qualità di Sancho, Pulisic, Goetze e Reus si scatena dietro a Philipp, unica punta. Dall’altra parte il terminale è Kruse, con Rashica e Junuzovic da ali, mentre Delaney è il perno centrale del 4-3-3 tra Gondorf ed Eggstein. Pavlenka tra i pali, Gebre Selassie ed Augustinsson sono i terzini, Langkamp e Veljkovic agiscono da centrali.

Partenza forte dei padroni di casa, che accendono la gara, ma il Borussia risponde a tono: Piszczek spreca da ottima posizione col destro, ed al quarto d’ora gli fa eco anche Maxi Philipp, ipnotizzato da Jiri Pavlenka che respinge con attenzione. Terminate le prove generali, è Marco Reus a sbloccare il risultato: splendido cross di Goetze, Piszczek fa sponda per Philipp che colpisce di prima ma viene respinto. Il rimpallo finisce sul piede di Reus che, dal limite, non può tirarsi indietro e fulmina Pavlenka. Il Werder reagisce di puro cuore, con Junuzovic che, tutto solo, calcia addosso a Burki e Kruse, poco dopo, a sparare fuori sulla sinistra da ottima posizione in area. Nel finale di tempo succede di tutto: Reus col mancino a giro va a pescare l’angolino di sinistra, ma Jiri Pavlenka vola in tuffo a dirgli di no. Dall’altra parte, però, su una palla colpita da Gebre Selassie che rimane in area è Eggstein ad inzuccare. Burki respinge, uscendo, ma non può nulla sul tap-in di testa di Delaney, che alza la traiettoria e mette in rete.

Si riparte dopo l’intervallo, e dopo l’ora di gioco è Marco Reus a seminare il panico: prima una rete gli viene annullata per offside, poi la difesa devia sul palo il suo mancino a botta sicura. Quattro minuti dopo, invece, è Pavlenka a salvare, alzando di quel tanto che basta sulla traversa, la splendida conclusione di Akanji destinata in rete. La sfuriata del Dortmund si sospende ma solo per pochi minuti: all’ottantesimo è ancora Pavlenka a dire di no a Schurrle, mentre sulla ribattuta Sancho trova solo la traversa di testa. Gli sforzi sono infiniti, ma l’arrocco del Werder regge e Stoger deve accontentarsi di un solo punto, che lo porta a -2 dal secondo posto dello Schalke 04.