L'Atletico Madrid di Diego Simeone sbarca all'Estádio José Alvalade XXI forte del doppio vantaggio conseguito nella gara d'andata. Resta da certificare l'approdo in semifinale, difficile ipotizzare un ritorno dello Sporting. Il Madrid si presenta alla contesa dopo il pari nel derby con il Real. La qualificazione alla prossima Champions non è in discussione, l'Atletico si gioca la seconda piazza con Valencia e appunto Real. In Europa League, il cammino è ai limiti della perfezione, cinque vittorie consecutive, due soli gol al passivo.
Lo Sporting è invece terzo in campionato, a distanza da Benfica e Porto. 2-0 al Paços Ferreira nel turno in archivio. Tre vittorie nelle ultime quattro in Liga NOS, buono il rendimento in Europa. Come per l'Atletico, discesa in Europa League dopo la fase a gironi di Champions. Sigillo nel doppio confronto con l'Astana, a seguire l'affermazione con il Viktoria Plzen. L'Atletico appare scoglio eccessivamente duro, ma Jorge Jesus non intende alzare bandiera bianca a metà tragitto. 90 minuti nel catino di casa per costruire un'impresa.
Simeone non ha grossi problemi di formazione. Consueto abito per l'Atletico, 4-4-2, con due esterni di qualità come Koke e Correa. La mediana è ad alto impatto, giro palla garantito da Gabi, Saul è il punto di rottura, il giocatore in grado di creare superiorità, di leggere in anticipo la partita. La linea a quattro di difesa è diretta da Godin, Savic ultima il pacchetto centrale. In corsia Lucas e Juanfran, assente Filipe Luis. Griezmann assiste Diego Costa.
Nello Sporting, fuori per squalifica Bas Dost e Coentrao. 4-2-3-1, con Montero da terminale. Alle spalle dell'attaccante, una batteria a tre effettivi. Gelson Martins e Ruiz partono dall'esterno, Bruno Fernandes è il collegamento con la zona nevralgica. Wendel e Battaglia oscurano la retroguardia, a Mathieu e Coates il compito di neutralizzare Costa e Griezmann. I laterali bassi sono Piccini e Cesar, Rui Patricio in porta.
Fischio d'inizio alle 21.05.