Vince e convince il Bayern Monaco che non si fa scappare l'occasione e chiude i conti della Bundesliga al primo match point. Con il pallino della vittoria in mano, la squadra di Heynckes vince ad Augsburg grazie ai gol di Tolisso, James, Robben e Wagner, tutti arrivati dopo lo spavento iniziale portato dall'autorete di Sule. I biancorossi vincono dunque il derby di Baviera, ma soprattutto possono festeggiare il sesto Meisterschale consecutivo, il ventottesimo scudetto nella sua storia.
Tanti gli indisponibili in casa Augsburg, a partire dal lungodegente Finnbogason, sostituito da Cordova quest'oggi. Baum schiera il miglior undici possibile con l'intenzione di rinviare la festa del Bayern a settimana prossima, mentre Heynckes pensa un po' alla Champions League e lascia a riposo Lewandowski, Hummels, Muller e Ribery. Al loro posto dentro Wagner, Sule, Tolisso e Robben, assente in settimana a Siviglia.
L'avvio di gara è di marca Augsburg: dopo cinque minuti Caiuby riceve in area di rigore, ma il suo tiro termina alto. Ha una mira migliore, ma non perfetta, Philipp Max che dall'interno dell'area di rigore coglie la base del palo alla destra di Ulreich. Il gol però è nell'aria ed in fatti al diciottesimo minuto la squadra di Baum passa in vantaggio: Boateng si fa rubare palla da Caiuby al limite dell'area, il brasiliano va al tiro che viene intercettato da Ulreich, ma la respinta sbatte sulla faccia di Sule, autore quindi del più sfortunato degli autogol. Il gol subito è la scossa che serviva al Bayern per entrare in partita e a suonare la carica è Robben, bravo a mettere in mezzo una palla pericolosa su cui Hitz interviene bene. La prima vera occasione biancorossa è anche quella che vale il pareggio: Kimmich vola sulla destra, crossa precisamente sulla testa di Tolisso, ottimo in inserimento, che firma quindi il pareggio Bayern. I padroni di casa subiscono il colpo psicologico e i campioni di Germania salgono di tono con James che, di testa, sfiora il vantaggio. La squadra di Heynckes continua a spingere e alla mezz'ora ribalta il risultato: Robben serve il taglio di Kimmich che supera l'avversario con un tunnel mettendo un cross rasoterra su cui arriva Bernat che, di tacco, evita l'intervento del difensore lasciando poi la palla a James, bravo a freddare Hitz per l'1-2. Il primo tempo si chiude con la squadra di Heynckes in attacco. Protagonista, ancora una volta, lo è Tolisso: il centrocampista si inserisce perfettamente in area di rigore raccogliendo il passaggio arretrato di Kimmich e colpisce di prima intenzione, ma stavolta c'è la traversa a dirgli di no.
In avvio di secondo tempo è sempre il Bayern a fare la partita controllando il ritmo e cercando la terza rete con delle combinazioni vicino all'area. Tolisso ci va vicino due volte, ma il sigillo sulla festa bavarese lo mette il capitano: Arjen Robben; azione lunghissima dei primi in classifica con cross di Rafinha per Sule, sponda troppo lunga per Wagner su cui arriva James che prova a servire il suo attaccante, ma sulla palla ci arriva l'olandese, superbo a colpire di controbalzo e a beffare Hitz. Decimo assist stagionale per Rodriguez.
L'Augsburg prova la reazione immediata con una bella conclusione di testa di Koo, ma la sfera termina a lato. I bavaresi continuano a giocare, non mostrano nessuna intenzione di rallentare o di mollare campo, ma anche i padroni di casa provano a colpire in contropiede, seppur senza successo. Ad impensierire Hitz, a venti dalla fine, è ancora Robben, stavolta su calcio piazzato, ma la punizione rasoterra dell'olandese è troppo semplice da leggere. Con la partita in ghiaccio il Bayern gioca per far segnare Wagner, ma l'ex Hoffenheim non riesce proprio a trovare l'occasione giusta e nemmeno sul contropiede due contro zero guidato da Rudy riesce a imprimere la sua firma sul match. Per il finale di partita Heynckes inserisce Ribery e Muller, regalando la gli applausi della WWK Arena ad Arjen Robben. L'obiettivo del finale di partita, ovvero far segnare Sandro Wagner: lo spilungone tedesco fa centro di testa sul calcio d'angolo di Rudy. Nono gol per lui, quinto in maglia Bayern e tanto spazio da qui a Maggio per conquistarsi un posto in Russia.