Lorenzo Pellegrini è entrato a gara in corso nell'amichevole persa contro l'Argentina ed è stato uno dei volti nuovi all'interno di una Nazionale che per il resto ha riproposto un gruppo con molte facce già viste e conosciute. Non proprio quello che si aspettava il partito della rivoluzione, del ribaltone tecnico e generazionale necessario dopo il flop Mondiale, con la Svezia a festeggiare e l'Italia in lacrime a chiedersi come sia stato possibile. Adesso la testa azzurra e quella di Di Biagio è orientata all'amichevole con l'Inghilterra.
Proprio Pellegrini in conferenza stampa ha parlato a pochi giorni dalla sfida con gli inglesi: "Ci siamo un po' stancati di vedere sempre gli altri vincere o arrivare ultimamente più lontano di noi. Negli ultimi anni stiamo facendo un po' fatica in generale, dobbiamo rialzarci. Non c'è molto a cui pensare, io credo molto nel lavoro. Abbiamo dei giocatori veramente forti in questa nazionale, ora abbiamo questo tempo e dobbiamo cercare di sfruttarlo al massimo per risalire uniti tutti insieme. Vogliamo lasciare il segno ma non è semplice e non è qualcosa che si ottiene dalla mattina alla sera. Dobbiamo ripartire tutti insieme senza creare troppi problemi, dobbiamo semplicemente raggrupparci e continuare a crescere insieme. Dobbiamo farlo per noi, per l'Italia e per l'orgoglio che ha questa Nazionale".
Si parla anche del CT e di due esempi per Pellegrini come De Rossi e Buffon: "Il ct è sempre stato molto obiettivo e diretto. Non gli interessa se viene chiamato ct o in un altro modo, è molto ambizioso e ha molta voglia di crescere e di dimostrare qualcosa. Incarna un'italianità che ha bisogno di crescere, fare un ulteriore step non solo a livello calcistico. Tante cose non dipendono da noi o da lui, noi dobbiamo fare quello che ci chiede per cercare di crescere tutti insieme. Perchè alla fine questo è importante: conoscersi e formare un gruppo per tornare fra qualche anno dove l'Italia merita di essere. E' un onore poter portare sulle spalle il numero di De Rossi, sappiamo tutti che giocatore è. Credo stia passando uno dei momenti migliori della carriera, non c'è tanto da dire. E' bellissimo. Buffon è un esempio di professionalità, è un capitano vero per tutti quanti. Sicuramente è abituato a determinate pressioni, immeritate, perchè penso che se un giocatore fa la differenza anche a 50 anni deve giocare".