L'eliminazione del Napoli da parte del Lipsia non è stato un caso. I tedeschi giocano bene, sono veloci e fisici e lo dimostrano anche contro lo Zenit. Nel primo tempo le squadre si studiano, Forsberg colpisce un palo, ma non c'è granché da raccontare. Nei secondi quarantacinque minuti invece il Lipsia domina la gara, passando in vantaggio e raddoppiando con merito grazie al suo gioiellino Timo Werner. Lo Zenit non riesce a reagire, solo un tiro Rigoni prima del fallo di Upamecano, che permette a Criscito di battere una punizione dal limite dell'area. L'ex Genoa conta i passi e scocca un mancino perfetto che va all'incrocio dei pali senza lasciare scampo a Gulacsi. Rete pesantissima in vista del ritorno in casa dello Zenit, ma gli uomini di Mancini devono tirar fuori una prestazione decisamente migliore se vogliono battere questo Lipsia, altrimenti il fattore campo conterà poco.
Il primo tiro pericoloso è di matrice russa al quattordicesimo, con Kuzyaev che poggia in caduta verso capitan Criscito, il quale scarica un violentissimo sinistro di poco a lato. Risponde il Lipsia con un calcio d'angolo, con il pallone che dopo una ribattuta trova Upamecano, bravo a proteggere la palla e girarsi, un po' meno nella conclusione che sorvola la traversa. Lo Zenit è schiacciato, con i padroni di casa che fanno la partita, portandosi avanti grazie alla qualità dei propri giocatori offensivi. Al minuto 26 difatti si vede una combinazione da manuale del calcio fra Fosberg, Bruma e Werner, che porta quest'ultimo al tiro di piatto destro che finisce di poco alto. E' però al 36esimo che arriva l'occasione più importante per il Lipsia: punizione dal limite con Forsberg che colpisce perfettamente con il piattone, la palla si stampa sul palo e poi termina fuori dopo una breve corsa in area di rigore. Lunev non avrebbe potuto nulla su quel tiro.
Finisce senza particolari emozioni, palo di Forsberg a parte, il primo tempo fra Lipsia e Zenit alla Red Bull Arena. Più pressanti i tedeschi, attendono gli uomini di Mancini nel tentativo di sfruttare gli spazi fuori casa.
Nella seconda frazione il Lipsia parte fortissimo avendo subito una grandissima occasione al 52' con Augustin, che servito da Werner calcia a lato di poco. Quattro minuti più tardi il Lipsia si porta meritatamente in vantaggio grazie ad una palla al bacio di Werner, che mette Bruma davanti a Lunev, il portoghese è freddo e non sbaglia. Si fa il sessantesimo e Werner spreca un'occasione d'oro: contropiede Lipsia visto la controffensiva dello Zenit, i tedeschi manovrano benissimo la ripartenza e Werner si trova a tu per tu con Lunev, ma manca di decisione e il suo tiro è facilmente parabile dal portiere dello Zenit, che mantiene a galla i suoi. Al 72' spreca una importante occasione anche lo Zenit, con Rigoni che in area tira praticamente in braccio a Gulacsi pur avendo tutto le carte in tavola per fare meglio. Passano cinque minuti e arriva la punizione per questo errore: Keita pesca ottimamente Werner, che stavolta non sbaglia e con uno scavetto supera Lunev e fa 2-0. Il Lipsia però molla un po' la presa e concede troppo allo Zenit. Minuto 84: Upamecano commette fallo, si prende il giallo e regala una punizione da buona posizione per i russi, Criscito si incarica della battuta e con il mancino disegna la traiettoria perfetta che si insacca alle spalle di Gulacsi e riapre alla gara a quattro minuti più recupero dalla fine.
La partita si conclude con un mancino largo di Sabitzer nell'ultimo secondo di recupero. Meglio il Lipsia, ma bravo lo Zenit a limitare i danni e a mettersi in una buona situazione visto il ritorno in Russia.