Arriva l'upset nel venerdì di Bundesliga. All'Olympiastadion di Berlino va in scena il classico anticipo del campionato tedesco, in campo l'Hertha, in cerca di conferme dopo la vittoria ottenuta contro il Leverkusen ed il Mainz, che vuole ottenere punti importanti in ottica salvezza. Il pronostico pende tutto dalla parte dei padroni di casa, soprattutto per la fragilità della difesa biancorossa, ma a sorpresa sono proprio gli ospiti a conquistare i tre punti e lo fanno blindando la porta di Zentner, facendosi guidare dalla doppietta dell'ex Palermo Quaison.
Il match inizia proprio nel segno degli ospiti: Berggren stoppa perfettamente il lancio di Bell, entra in area, ma non sfrutta l'errore di posizionamento di Jarstein, che lascia tutto lo specchio libero, e gli spara addosso. Al ventesimo è sempre Mainz in attacco, questa volta è Quaison ad andare vicino alla rete: l'ex Palermo prova un pallonetto di testa dopo l'erroraccio di Torunarigha, ma ancora una volta l'estremo difensore capitolino ci mette una pezza. Il gol, però, è solo rimandato di qualche minuto e a segnarlo sarà lo stesso Quaison che prende palla sulla trequarti, salta netto il marcatore, si avvicina all'area e lascia partire il destro che si infila nell'angolino basso. 0-1. Si chiude quindi il primo tempo con il vantaggio Mainz ed un Hertha mai pericoloso e che ha dovuto sostituire per infortunio Ibisevic, al suo posto Davie Selke.
Il secondo parziale si apre come si è concluso il primo, ovvero con gli ospiti in attacco e ancora una volta è l'attaccante ex Palermo a dominare la scena. Il numero sette biancorosso controlla all'interno dell'area, sposta la palla e conclude al volo sparando altissimo sopra la traversa, occasione sciupata. Quaison si riscatta dieci minuti più tardi involandosi verso la porta berlinese e battendo Jarstein, rimasto colpevolmente nella terra di mezzo, per lo 0-2 finale. A questo punto l'Hertha si getta in attacco e per la prima volta nel match riesce a rendersi pericoloso grazie a Pekarik che conclude di prima intenzione senza trovare lo specchio della porta. Questa è anche l'ultima emozione di un match che rilancia il Mainz verso la salvezza.