48 titoli nazionali, una Coppa Campioni ed una Supercoppa. Un palmarès davvero invidiabile a cui, purtroppo, non stanno più facendo seguito risultati sul campo. Potrebbe essere così presentata la Steaua Bucarest, diretta avversaria della Lazio ai prossimi sedicesimi di finale di Europa League. Grazie al secondo posto nel gruppo G, i rumeni hanno conquistato il prezioso pass per la fase eliminatoria, complicatasi a causa proprio dell'urna di Nyon, che ha messo i pericolosi biancocelesti tra loro e gli ottavi.
Tutt'altro che insuperabile, la Steaua ha comunque qualche giocatore interessante: su tutti, occhio a Gnohere, che in campionato ha già marcato dodici reti o l'esperto Tanase, vero e proprio calciatore-simbolo in Romania. Entro i confini nazionali, la Steaua è seconda e a -5 dal Cluj primo, a conferma di un momento tutt'altro che positivo. Dalla loro hanno comunque un importante potenziale offensivo, che li rende la squadra più prolifica della Romania. Nulla di cui spaventarsi, comunque, per la Lazio, attrezzata per annullare senza problemi gli attaccanti avversari.
Tatticamente parlando, i rumeni sono soliti scendere in campo con il 4-2-3-1, dove è Tanase il trequartista incaricato di sostenere Gnohere, anche se non si dovrà nemmeno sottovalutare Budescu, capocannoniere dei suoi con tre reti. A livello difensivo, la disposizione tattica dello Steaua spesso costringe i mediani agli straordinari, compito spesso assolto in maniera insufficiente dai due centrocampisti centrali. Il trucco sarà dunque quello di inserirsi tra le linee ed in maniera verticale, idea tattica che si sposa perfettamente con Luis Alberto e Felipe Anderson, nella speranza di recuperare al meglio il brasiliano.