Una stagione iniziata male, occorre cambiare pagina. Al Bayern serve una svolta, che può arrivare con il ritorno di Heynckes, dopo un avvio poco brillante con la gestione Ancelotti da poco conclusa e un mercato decisamente sottotono rispetto alle altre big europee che si sono rinforzate e che hanno staccato i bavaresi nella graduatoria delle squadre in lizza per la vittoria finale della Champions, vero obiettivo della squadra di Monaco. Una campagna acquisti partita bene con il colpo Tolisso strappato alla Juve, proseguita con James, amato da Ancelotti fin dai tempi del Real e poi conclusa senza ciò che davvero serviva: davanti Lewandowski non ha un vero sostituto, i ricambi non sono di primissimo livello e lo zoccolo duro non ha ottenuto il ricambio generale che ora è più che mai inevitabile.
Il principale problema riguarda la zona del centrocampo e della trequarti. Al momento, gli unici giocatori disponibili da schierare davanti alla difesa sono Rudy, nuovo acquisto, Vidal e Tolisso: con Thiago out per infortunio e con Kimmich praticamente diventato terzino di ruolo, Heynckes si ritrova costretto ad aggregare alla squadra due giovani della primavera, Benko e Dorsch. Oltre agli uomini contati, la mediana si è ritrovata a sorpresa senza qualità: Tolisso e Vidal sono bravissimi ad inserirsi e sarebbero perfetti in un centrocampo a tre, mentre Rudy è l’unico in grado di giocare in quel ruolo, ma poco esperto nell’impostazione del gioco e spesso in difficoltà quando si tratta di correre. Heynckes potrebbe sfruttare la situazione passando a 3 a centrocampo, con i suoi rischi e pericoli in caso di infortunio di uno dei centrocampisti.
Ancelotti aveva aggirato questo problema schierando il 4-2-3-1, ma la trequarti ha fatto fatica ad imporsi: il trio Robben-James-Ribery ha dimostrato di essere incompatibile, essendo tutti e tre dei giocatori che puntano l’uomo, lo saltano e poi vanno dritti in porta se ne hanno la possibilità. Nessuno è un vero regista, quello che si avvicina di più a queste caratteristiche è James che è stato però raramente utilizzato dietro le punte preferendolo da esterno a destra, capace di rientrare e calciare a giro. In quella zona ci sono anche Coman, nell’ultimo periodo preferito a Ribery con risultati discreti, dovuti soprattutto alla difficile convivenza del francese con Ancelotti, e sopratutto Müller che dietro a Lewandowski è capace di fare contemporaneamente lavoro di sponda ma anche di andare in porta con soluzioni che non gli mancano. Müller che però va dosato con il contagocce: oltre ad essere una delle prime scelte sulla trequarti, è la primissima scelta per il vice-Lewandowski, un altro ruolo lasciato inspiegabilmente vuoto.
Heynckes quasi sicuramente perseguirà l’idea tattica di Ancelotti, il 4-2-3-1: in campo subito tutti i big ma soprattutto i veterani che si erano tanto lamentati della gestione Ancelotti. La chiave tattica potrebbe essere proprio Müller alle spalle di Lewandowski, il tedesco è in grado di muoversi, di svariare e di inserirsi con i tempi che lui possiede. La rifondazione non ci sarà, probabilmente avrà inizio dalla prossima stagione: l’obiettivo dei bavaresi, ora, è quello di portare a termine questa annata con uno o più trofei in bacheca. E Heynckes sa come si fa.