Il Paraguay butta via una clamorosa opportunità di giocarsi lo spareggio per Russia 2018, perdendo in casa contro il Venezuela per 0-1 e dicendo addio a ogni tipo di sogno mondiale. Ha del clamoroso la partita di Asuncion, con i padroni di casa che necessitano di vincere, ma faticano ad attaccare, finiscono per subire e crollare. Nel finale spazio anche per una rissa, sedata solo dalla polizia. Il Paraguay rimane a 24, non aggancia la Colombia a 27, prendendosi l'eventuale quinto posto: si ferma al settimo, al rimpianto di una enorme chance buttata via.

Le scelte - Francisco Arce sceglie di sbilanciarsi, di attaccare, giocando con un 4-2-3-1 piuttosto spregiudicato: i due gemelli Romero e Cecilo Rodriguez alle spalle di Antonio Sanabria. Panchina sia per Cardozo che per Derlis Gonzalez. Risponde Dudamel con il solito 4-4-2 con la coppia d'attacco composta da Rondon e Josef Martinez, mentre a centrocampo rientra Herrera. Dietro non c'è Villanueva, campo per Wilker Angel.
Fonte immagine: Twitter @Albirroja
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Guaranì che necessitano di un gol e lo dimostrano sin dalle prime fasi, provando a gestire il pallino del gioco e cercando imbucate verso gli avanti. Il Venezuela si difende, rischia poco ed arriva anche al tiro in porta al 20': Rincon pennella su punizione per lo stacco di Rondon, che prova in torsione trovando le solide mani di Silva, sicuro in presa. L'occasione sveglia il Paraguay, che inizia a farsi vedere con maggior frequenza dalle parti di Farinez, alle prese anche con palloni vaganti decisamente pericolosi: su uno di questi l'Albirroja sfiora il gol, se la cava in qualche modo la retroguardia ospite. E' una delle pochissime emozioni di un primo tempo in cui succede davvero poco.

Anche nella ripresa per la verità non cambia troppo l'andazzo, il Paraguay può piazzare la zampata decisiva per volare al mondiale, ma sente forse tremare le gambe e non riesce ad affondare. Murillo all'ora di gioco prova a scuotere una partita decisamente spenta, servono le mani di Silva per salvare i padroni di casa, ma è uno squillo Vinotinto che spaventa un po'. Arce chiama gli uomini di esperienza come Cardozo, Bareiro e Samudio dalla panchina, ma sono ancora gli ospiti ad andare più volte vicini al gol: l'occasione più clamorosa ce l'ha Rondon, che non concretizza a porta vuota dopo un mezzo miracolo di Soteldo.

Lo stesso centrocampista subentrato ha la palla per la vittoria, rientrando sul destro e andando a colpire in pieno la traversa. L'Estadio Defensores de Chaco trema e ne ha ben donde, perché all84' il Venezuela riesce ad andare in vantaggio: è Otero ad ispirare sulla destra, palla a rimorchio per il rigore in movimento di Yangel Herrera che gela Silva e i quasi cinquantamila. Reagisce, come è solito fare, il Paraguay, che si riversa in avanti assediando per diversi minuti; Gomez ha prima sul piede e poi sulla testa la palla del pari, per due volte Farinez è un gatto nel salvare la propria porta. Il difensore del Milan completa la propria partita nera con un faccia a faccia non proprio amichevole con Angel, che gli costa il rosso diretto, così come al difensore Vinotinto

C'è tensione in campo, si sfiora la rissa, i nervi sono a fior di pelle, ma il Paraguay ha disperato bisogno di segnare un gol: tanti i palloni sventagliati in mezzo, nessuno tale da chiamare Farinez al vero miracolo. La tensione si trasforma in sconforto, il Venezuela strappa tre punti che non cambiano la sua classifica, mentre i Guaranì mancano la clamorosa chance di agganciare il quinto posto.