Dopo due pesantissime sconfitte, il Cile rialza la testa e compie un deciso passo in avanti verso il mondiale di Russia 2018. Nella 17esima giornata del girone di qualificazione sudamericano, i bi-campioni del Sudamerica battono per 2-1 in casa l'Ecuador, non senza brividi, al termine di una gara spigolosa ed affatto facile. Decide Alexis Sanchez a pochi minuti dal termine, dopo il pareggio di Ibarra all'84'. La Roja sale a 26, in piena mischia, mentre la Tri - alla pima con Celico in panchina e con tantissime assenze - rimane a 20 punti e dice addio ai sogni di gloria.
Le scelte - Sorprende parzialmente Pizzi, che ridisegna i suoi con il classico 4-3-1-2, ma inserendo Valdivia alle spalle delle due punte Sanchez e Vargas. Vidal arretra sulla linea di Silva e del Tucu Hernandez, out Diaz ed Aranguiz. Fuori anche Beausejour, sulla sinistra c'è Mena. Celico, all'esordio sulla sua nuova panchina, rivoluziona: Noboa, Enner Valencia, Caicedo, Cazares, Achilier, Mina e Ayovì sono tutti esclusi, per vari motivi. Confermati Orejuela in mezzo e Antonio Valencia terzino destro.
Gara piuttosto combattuta all'interno della quale nessuna delle due compagini riesce ad emergere, nonostante alcuni spunti interessanti le occasioni vere e proprie non si vedono. Il primo gol arriva al primo netto errore di gestione della palla: Sanchez la ruba al più esperto del'Ecuador, Antonio Valencia, e la gioca per Valdivia, che trova il rimorchio di Vargas il cui sinistro vale l'1-0. Il Cile, con una rete di margine, punta ad addormentare gara e ritmi per gestire e tenere a bada gli ospiti; da un ottimo fraseggio nasce anche una chance per fare 2-0, se la divora Mena chiudendo troppo il sinistro in diagonale.
Anche in apertura di ripresa il Cile ha sul piede - anzi, per la verità sulla testa - di Valdivia la palla del raddoppio, El Mago in tuffo spedisce alto, tenendo aperto un match che sembra non volersi chiudere. A metà secondo tempo prova ad iscriversi nel tabellino anche Tucu Hernandez, colpo di testa molle e facile tra le braccia di Banguera. A sette dalla fine i fantasmi del Cile si materializzano, perché il neo-entrato Romario Ibarra anticipa Isla su un cross da destra e calcia all'angolino basso, dovee Bravo non può arrivare. 1-1 a sei minuti dal termine, ma la squadra di Pizzi non ci sta: si alza il pressing, Vidal recupera palla e la gioca bassa per Gutierrez, che trova le mani di Banguera, sulla cui respinta c'è il solo Sanchez per calciare in rete il gol del definitivo 2-1.
Non succede più nulla fino al triplice fischio finale, che sancisce la vittoria della Roja. 26 punti ora per il Cile, che nell'ultima giornata è ospite del Brasile, già abbondantemente primo e qualificato. L'Ecuador ospita l'Argentina all'ultima, già escluso dalla corsa, ma in qualche modo ancora padrone.