Clamorose, clamorose nuove da Rijeka, dov'era impegnata la Croazia di Ante Cacic. Allo Stadion Rujevica finisce 1-1 contro la Finlandia. Un pari che sa di beffa per le modalità (pari arrivato al novantesimo), ma non per il gioco espresso: la Croazia ha faticato tanto a passare in vantaggio, nonostante le tante occasioni avute, ma soprattutto è andata in inspiegabile apnea dopo il vantaggio di Mandzukic nella ripresa. Un punto che, oltre alla botta morale, fa crollare il castello dei balcanici: il primo posto nel girone I di qualificazione a Russia 2018 sfuma, dato che l'Islanda trionfa 0-3 in Turchia, ma non solo. Nella prossima ed ultima giornata, in Ucraina, i biancorossi dovranno evitare la sconfitta per guadagnare quantomeno l'accesso ai playoffs.
Andiamo a rivivere la gara insieme.
Croazia in campo con il solito 4-2-3-1, ad interpreti leggermente rinnovati: per Ante Cacic c’è Brozovic, reduce da una splendida doppietta, sulla trequarti con l’altro interista Perisic e Kramaric. Mandzukic unica punta, la diga è formata da Modric e Rakitic. Dall’altra parte, un 4-4-2 a copertura massima per Markku Kanerva: Pohjanpalo e Skrabb sono le due punte, con Hetemaj del Chievo e Moisander, ex-Samp, sulla fascia sinistra.
La Croazia si fa vedere dopo pochi minuti dal via: la grande azione di Pivaric sulla destra trova sbocco, col cross rasoterra, dalla parte opposta, dove arriva Vrsaljko a calciare di prima intenzione: incrociato basso che termina ad un filo dal palo. I balcanici continuano comunque ad attaccare, tenendo in mano il pallino del gioco, ma le linee strette dei finlandesi costringono sempre i bianco-rossi a ripartire da dietro. Attorno al ventesimo è Modric a provarci su calcio di punizione, ma la palla non gira abbastanza alla sinistra di Hradecky. Comunque, la rete di passaggi dei padroni di casa si fa sempre più fitta, schiacciando letteralmente gli scandinavi all’interno della loro area di rigore. Al venticinquesimo altra occasione, stavolta con l’azione che si sviluppa sulla destra: Vrsaljko spinge e lascia in mezzo a Perisic, per l’occasione sulla fascia opposta a quella di competenza, controllo e destro fulmineo che trova una leggera deviazione e sfila sul fondo di un soffio. Ancora l’interista, su un cross ribattuto, si esprime in una meravigliosa rovesciata. Applausi dal pubblico, ma la conclusione è largamente distante dalla porta avversaria.
I terzini croati, di grande spinta, costringono Hradecky ad un paio di uscite coraggiose sui traversoni, ma la Finlandia non riesce ad uscire né a rendersi pericolosa. Comunque, il pari a reti bianche, resiste fino al 45’ e la Croazia torna negli spogliatoi con l’amaro in bocca per la mole di gioco non convertita.
La prima occasione del secondo tempo è clamorosamente per la Finlandia: Hetemaj controlla e crossa bene col mancino, traversone su cui vola ed impatta di testa Pohjanpalo. Conclusione potentissima, che costringe Subasic al volo, con il pugno destro, per mettere in corner. Proprio dalla bandierina, però, nasce il contropiede che toglie, finalmente, la Croazia dall’apnea. Rog, appena entrato per Brozovic, guida la ripartenza che si sviluppa sulla sinistra: tacco di Kramaric che libera Pivaric, palla dentro di prima intenzione del numero 22, e dopo il tocco beffardo di Arajuuri arriva Mario Mandzukic a correggere in rete da due passi. A questo punto la partita si spegne un po’ ed anzi è la Finlandia a provare a costruire complice il ritmo bassissimo degli avversari. Kanerva prova anche la carta Pukki, ma la partita procede a rilento ed i pericoli alla porta di Subasic arrivano solo da calcio piazzato: clamoroso il doppio intervento sulle girate prima di Moisander e poi di Pohjanpalo.
Nel finale si vede anche l’ex-Cagliari Cop, ma la Croazia continua ad agire sconnessa, rischiando tantissimo in fase difensiva soprattutto su calcio d’angolo. Dal canto loro, i finlandesi si inorgogliscono e cominciano un assedio dalle parti di Subasic alla ricerca del pari. La svolta, incredibile, impensabile, arriva ad un minuto dal novantesimo: troppe le disattenzioni difensive croate per non essere punite. Palla scodellata lunghissima dalla difesa scandinava, Vida liscia ed il neo-entrato Pyry Soiri, quasi incredulo, all’esordio in nazionale, sbuca alle spalle di tutti e, toccando con il destro, anticipa Pivaric e Subasic mettendo in rete. A nulla servono le offensive dei padroni di casa nei cinque di recupero, finisce 1-1 a Rijeka, tra i fischi dei tifosi che ora vedono la qualificazione molto più lontana.