L'esonero di Carlo Ancelotti libera una delle panchine maggiormente ambite a livello mondiale. "Allenatore cercasi" in casa Bayern Monaco, con idee ancora da chiarire, ma un obiettivo chiaro in testa, che ha un nome ed un cognome: Julian Nagelsmann. Il trentenne tecnico dell'Hoffenheim è stato da tutti identificato come l'erede designato alla panchina bavarese in un futuro più o meno prossimo, ma dopo gli ultimi sviluppi i tempi potrebbero subire un'accelerata decisiva, portando al matrimonio già nella prossima estate 2018. Difficile accada lo switch a stagione in corso, ragion per cui in Baviera potrebbero cautelarsi chiamando Thorsten Fink fino al termine della stagione, in attesa di Nagelsmann.
Attualmente in panchina c'è ad interim Willy Sagnol, vice di Ancelotti e con un'esperienza al Bordeaux alle spalle da capo-allenatore: due stagioni, la prima completa, la seconda terminata in anticipo. Arrivato poi in Baviera in estate, l'ex terzino destro ha assunto il ruolo di capo allenatore in attesa di chiarire la situazione per il presente. Difficile che il francese si guadagni la conferma fino a fine stagione, sebbene il suo passato da giocatore del Bayern - nove anni trascorsi all'Allianz Arena e prima all'Olympiastadion - possa rivelarsi una carta importante da giocare a livello di conoscenza dell'ambiente.
L'alternativa più plausibile, in caso di scelta di un traghettatore, è appunto Thorsten Fink, altro ex giocatore del Bayern dal 1997 al 2006 e tecnico con diverse esperienze, tra Basilea, Amburgo, Ingolstadt, Apoel Nicosia ed Austria Vienna, quest'ultima sua squadra attuale. Per una chiamata del Bayern Monaco ovviamente Fink farebbe le valigie e tornerebbe in Baviera di corsa, non dovrebbe essere un problema lasciare la capitale austriaca ed è difficile che si arrivi al braccio di ferro. Certamente però l'ex mediano sarebbe soltanto un traghettatore fino a fine stagione, una scelta casalinga per preparare il terreno a Nagelsmann.
Un'altra ipotesi concretizzabile nell'immediato risponde al nome di Thomas Tuchel, appiedato dal Borussia Dortmund dopo due anni per chiamare Bosz. L'ex Mainz è ancora senza panchina, attende probabilmente la giusta occasione, ma anche lui sarebbe nient'altro che un traghettatore, ruolo che potrebbe non stargli bene, sebbene possa essere la scelta che offre maggiori garanzie al momento.
Il futuro, però, è con nomi più grossi in ballo. Detto di Nagelsmann, che è la primissima scelta, la dirigenza del Bayern potrebbe monitorare un altro paio di situazioni interessanti. La prima è quella di Jurgen Klopp, che ha un contratto fino al 2022 con il Liverpool, ma in Inghilterra si parla di contatti già avviati. Operazione ai limiti dell'impossibile al momento, ma gli sviluppi possono essere imprevedibili. La seconda, invece, è più una suggestione: Joachim Low. Il suo accordo con la Nazionale tedesca scade dopo l'Europeo del 2020, ma in caso di successo al Mondiale - o di insuccesso con gravi perdite, ipotesi al momento poco realistica - potrebbe liberarsi, un po' a sorpresa, e tentare l'avventura con un club.