Pari e patta, un risultato che in fondo non accontenta nessuno. L'esordio europeo del Lipsia, direttamente in Champions League, si risolve con un 1-1 interno contro il Monaco, in una gara dalle poche emozioni, ma con cento secondi di fuoco tra il 33' e il 34': apre le marcature Forsberg, le chiude Tielemans. Sempre a 1 le due squadre nel girone G, dietro al Besiktas (3) e davanti al Porto (0).

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Il vantaggio di Forsberg. | Fonte immagine: Twitter @RBLeipzig_EN

Hasenhuttl esordisce in Champions League senza Compper e soprattutto Naby Keita: in difesa conferma per Upamecano vicino a Orban, al centro c’è invece Ilsanker, preferito a Kampl e Laimer. Premia il vecchio nucleo anche in avanti: Poulsen vince il ballottaggio con Augustin. Pochi acquisti estivi anche per Jardim, fedele alla linea annunciata in conferenza stampa: pochi allenamenti per Keita, Jovetic e Ghezzal, tutti in panchina. Al posto di Lemar avanza Sidibé a destra con Diakhaby a sinistra, Touré in difesa e Tielemans trequartista. Assente anche Rony Lopes, tra i pali Benaglio al posto di Subasic, out.

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Il pari di Tielemans. | Fonte immagine: Twitter @AS_Monaco

Gara immediatamente aggressiva soprattutto a centrocampo, le squadre non si risparmiano in contrasto e ne fa le spese Tielemans, ammonito dopo 9 minuti. Poco prima, panico nell’area dei RotenBullen per una palla non gestita al meglio da Upamecano e anche sugli sviluppi di un corner. Incerti i padroni di casa, decisi gli ospiti, che fanno valere l’esperienza, ma tremano sul diagonale di Werner, comunque sballato. Risposta francese affidata a Sidibè: sfonda a destra e crossa basso sul primo palo, Falcao liscia disturbato da Glik e Gulacsi in uscita bassa anticipa Diakhaby. Bisogna attendere il 24’ per la prima, vera, grande palla gol, ce l’hanno Poulsen e Werner in combinata, con il primo che di testa anticipa il corner ed il secondo che manca il tocco sul palo lungo, palla sul fondo e Benaglio graziato.

All’avvisaglia segue il vantaggio. È il 33’ quando una palla rilanciata in avanti da Halstenberg rasoterra viene mancata da Sidibé e Touré: alle loro spalle compare Forsberg, che va in azione solitaria entrando nel campo, ignora il movimento di Werner, calcia sul primo palo e fa 1-0. Dura 100 secondi il Lipsia, giusto il tempo che Touré prenda il fondo a destra trovando la torre di Diakhaby, riceve Tielemans in area piccola ma di testa trova un miracolo di Gulacsi. La palla resta vagante, di nuovo il belga insacca il pareggio. Ultimi brividi del primo tempo per la retroguardia dal principato, un cross su cui Werner non arriva e un salvataggio in extremis di Jemerson, sempre su Werner. All’intervallo parità, 1-1.

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Rientro in campo con il solito attaccante di casa numero undici protagonista, altro tentativo in diagonale, sempre col destro, giocando col fuorigioco e attaccando la profondità, palla larga non di molto. Fasi di gioco molto spezzettate nella ripresa, falli e giocatori a terra: soltanto uno spunto di Forsberg che lancia Werner risalta, ma Poulsen in offside toglie palla al compagno. Lo svedese lascia spazio a Kampl poco l’ora di gioco. La gara continua a non decollare, se non per strappi individuali spesso senza conseguenze. Jardim prova a giocarsi anche la carta Keita Baldé, ma è Benaglio a venir chiamato in causa in uscita per anticipare il solito Werner, onnipresente e buttatosi su un pallone rasoterra in profondità di cinquanta metri.

Tocca ad Augustin prova a ribaltare le sorti della gara, l’ex Psg per poco non sfiora il gol decisivo a cinque dal termine, la risposta di Benaglio è decisiva nell’uno-contro-uno e tiene il Monaco in partita. Un paio di palloni vagano nel finale nell’area di Gulacsi, ma nessuno finisce indirizzato verso la porta. Si continua su ritmi scialbi fino al triplice fischio: un 1-1 che, come al solito, accontenta tutti e nessuno.

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About the author
Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]