Il Cile perde testa e partita in casa contro il Paraguay: con un Vidal inguardabile ed un Alexis Sanchez invisibile, i Guaranì festeggiano e si riavvicinano con convinzione alle posizioni buone per qualificarsi al mondiale di Russia 2018.
La tattica dell'Albirroja si rivela vincente già da i primi minuti, con i padroni di casa che non riescono a scavalcare le due linee con situazioni pericolose, ma soltanto estemporanee, rischiando inoltre quando la compagine di Arce alza il pressing. Il gol del vantaggio arriva in realtà abbastanza casualmente, perché Vidal incorna nella sua porta una punizione tagliata ma per niente pericolosa, da lui stesso causata dopo un faccia a faccia con Moreira. Poco prima Isla aveva anche preso un palo, ma a gioco fermo. Dopo un momento di sbandamento immediatamente successivo alla rete, la Roja si raccapezza e inizia a sondare la corsia destra dove Isla è propositivo, ma impreciso: il finale è in crescendo, ma oltre ad un tentativo di Vargas da fuori respinto da Silva succede poco.
Nella ripresa ancora l'ex Napoli prova a spingere sull'acceleratore, Romero devia però in corner un suo tentativo da dentro l'area. Al 55' si completa la beffa per mano Guaranì: proprio Oscar Romero vince un rimpallo sulla trequarti e fa carambolare la palla in zona Caceres, che in area si coordina e col sinistro in diagonale beffa Bravo, le cui mani toccano il pallone ma non a sufficienza per deviarlo. Sullo 0-2 Pizzi ricorre all'armeria pesante, inserendo Valdivia e Paredes per l'assedio finale. Il mago prova a dare fantasia, ma i compagni non colgono, in particolare è proprio l'attaccante subentrato a risultare goffo. Silva si prodiga in un'altra parata su Vargas, per il resto anche nel finale è il Paraguay ad esser più pericoloso, prima con un colpo di testa centrale di Bareiro, poi con uno di Gomez a lato. Il sigillo lo mette Ortiz nel recupero, in contropiede in diagonale su assist di uno straordinario Romero. 0-3, il Paraguay risale la china e arriva a quota 21, a due punti dall'accoppiata Cile-Argentina (al quarto e quinto posto). Tre giornate di fuoco, la Roja rischia.