Cinismo e pragmatismo al potere all'Amsterdam Arena, dove il Rosenborg supera l'Ajax dopo una gara sì di sofferenza ma anche di estrema diligenza ed intelligenza tattica. La squadra ospite toglie spazio e campo alle giocate dei lancieri, fumosi per gran parte della gara. Una sola folata degna di tal nome, a cavallo tra la mezz'ora e l'intervallo, nella quale la squadra di Keizer avrebbe probabilmente meritato il gol. Decide, invece, nella ripresa il gol di Adegbenro, che permette ai norvegesi di guardare da più vicino la qualificazione alla fase a gironi. Continua quindi il periodo nero dell'Ajax che, dopo l'addio di Bosz, ha perso i preliminari di Champions, la gara d'esordio di Eredivisie e, stasera, una buona fetta di permanenza in Europa League.
Schemi speculari per le due squadre, con Keizer che sceglie Campos nel tridente con Dolberg e Younes. Solita mediana con Schone in cabina di regia e Ziyech mezzala sinistra. Risponde con Bendtner centravanti il Rosenborg, mentre Jevtovic e de Lanlay sono gli esterni d'attacco, coadiuvati in mediana dal trio Jansen, Konradsen e Midtsjo.
Avvio di gara rabbioso dei lancieri padroni di casa, che assediano la trequarti rivale nei primi cinque minuti con l'intenzione di sbloccare subito il punteggio, ma senza recare pericoli alla porta di Hansen. Con il passare dei minuti il fraseggio dell'Ajax diventa molto più prevedibile, mentre i norvegesi si compattano con maggiore equilibrio e molta diligenza, ripartendo velocemente in contropiede ed aggredendo benissimo gli spazi: al quattordicesimo la prima clamorosa occasione, per il Rosenborg; Jevtovic va via sulla destra, con gli olandesi sbilanciati e, dopo aver saltato un avversario, serve a rimorchio per Bendtner che di testa trova soltanto l'opposizione di Veltman ad una manciata di centimetri dalla riga di porta. Gli ospiti legittimano e sfiorano ancora il vantaggio, qualche istante dopo, con Meling, che servito in area prova il pallonetto su Onana, il quale rovina pericolosamente sul terzino ma evita la rete.
La squadra di Keizer sembra stentare a trovare le proprie bocche da fuoco dalla metà campo in su, ma è la prima fiammata olandese, a metà frazione, a scuoterla: Ziyech ci prova di sinistro, ma senza particolare mira. L'occasione scuote i lancieri: Schone prende in mano le redini del gioco e dirige l'orchestra lanciando Younes nello spazio; l'esterno cerca Dolberg al centro trovando la deviazione di Bjordal, alla quale pone rimedio Hansen con un guizzo felino. L'esterno ex Gladbach si scuote dal torpore e sfiora il gol poco dopo, mettendosi in proprio con una serpentina ed un destro a giro che Hansen riesce a deviare in angolo. Ci provano anche van de Beek e Dolberg, murati dalla orgogliosa difesa norvegese, che resiste fino all'intervallo all'assedio dell'Ajax.
L'avvio di ripresa ripropone il tema tattico dell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, con l'Ajax che si spinge immediatamente in avanti e, con Younes prima e van de Beek successivamente sfiora il vantaggio. Le distanze strettissime tra i reparti di centrocampo e difesa del Rosenborg rendono meno efficaci le trame nello stretto dei lancieri, che provano ad affidarsi alle conclusioni dal limite: ci prova anche Schone, il cui destro termina però a lato. Un'altra conclusione dalla distanza, di Ziyech, da il là ad una lunga serie di angoli, dai quali per due volte svetta De Ligt tutto solo in area, ma dapprima viene murato da Hansen, poi gira alto da pochi passi. Keizer prova a mischiare le carte ma anche gli innesti di Kluivert e Huntelaar, in tal senso, non danno i frutti sperati.
La manovra resta lenta e prevedibile, senza riuscire a sfondare le due linee difensive dei norvegesi, che minuto dopo minuto guadagnano metri ed alzano il baricentro dell'azione, soffrendo progressivamente meno. Younes prova a riaccendersi nel finale, ma il suo suggerimento per Huntelaar è impreciso ed il cacciatore non riesce a girare verso la porta. La fatica inizia a farla da padrone e, le trame dei lancieri risultano ancor più farraginose, mentre alla distanza esce la lucidità e l'essenzialità del Rosenborg, cinico nel momento di approfittare dell'errore dei padroni di casa: Veltman non aggancia centralmente e lancia inopinatamente Adegbenro verso la porta, il quale a tu per tu con Onana non fallisce e manda in paradiso i norvegesi. L'assalto nel finale della squadra di Keizer produce poco e nulla - girata a largo di Huntelaar nel recupero - con Hansen che controlla facilmente le avanzate degli olandesi mettendo al sicuro l'1-0 che in vista del ritorno è oro colato per i norvegesi.