Domani sera, a Skopje, sarà serata di Supercoppa Europea. Il Manchester United di Mourinho sarà impegnato contro il Real Madrid di Zinedine Zidane. Sarà una serata da ex per lo Special One, che oggi in conferenza stampa ha parlato anche di questo tema: "Non preparo una partita pensando di affrontare una mia ex squadra. È un qualcosa che mi è capitato parecchie volte. Avevo lasciato il Porto e due mesi dopo l'ho affrontato in Champions League. Avevo lasciato il Chelsea e un paio di mesi dopo l'ho affrontato col Manchester United. Non vedo mai la partita come una sfida contro la mia ex squadra. Assolutamente. Guardo il Real per quello che è: ovvero un grande club nonché campione d'Europa. Ecco perché siamo molto motivati nel giocare contro di loro".
In ogni caso, ex o non ex, la partita è di grande prestigio: "Giocare contro la squadra più forte d'Europa è un'occasione fantastica, ma un conto è affrontarla in amichevole negli Stati Uniti mentre un altro è giocarci contro quando sono in condizioni ottimali e motivati al massimo. I nostri calciatori non hanno moltissima esperienza di grandi partite europee. Questo è un nuovo Manchester United, una nuova generazione di calciatori. La passata stagione abbiamo giocato l'Europa League ed è stato importante perché ci ha permesso di acquisire esperienza. Adesso però stiamo tornando in Champions League e in Supercoppa UEFA contro la miglior squadra d'Europa. È una grande occasione".
Per Mou, inoltre, sarebbe la prima Supercoppa: "Ogni volta che l'ho giocata, l'ho fatto da vincitore della Europa League. Quando ho vinto la Champions League col Porto, avevo già lasciato il Porto. Quando ho vinto la Champions League con l'Inter, avevo già lasciato l'Inter. Quindi non ho mai giocato la Supercoppa UEFA come squadra più forte. Anche questa volta sarà la stessa storia: affronteremo i vincitori della Champions League, ma stavolta speriamo di farcela".
Poi, parole anche per il futuro in Champions League: "Siamo neofiti della competizione. È indubbiamente vero che il Manchester United sia una delle prime tre squadre del mondo, senza alcun dubbio, ma il blasone di un club è una cosa mentre giocare una competizione è completamente un'altra cosa. Sul petto portiamo un vessillo molto pesante, ma al momento non dobbiamo paragonare il nostro potenziale con quello delle big d'Europa. Dovremo fare un passo alla volta, restando sempre umili. Il primo passo è provare ad arrivare nei primi tre posti. Se ci riusciremo, proveremo ad arrivare tra le prime due del girone. Poi una volta agli ottavi, tutto può succedere".
Il club sarà sempre una big...", aggiunge poi Mourinho parlando del suo United. "Il nostro compito è di provare a riportare la squadra all'altezza del blasone del club. Questo è un compito davvero difficile al giorno d'oggi: prima le big erano quelle più forti economicamente, oggi invece ci sono piccoli club in termini di prestigio e storia che però sono giganti dal punto di vista economico. Questo cambia tutto. Io voglio invece che la squadra sia allo stesso livello della storia del club, e questo è un qualcosa che ho avuto la fortuna di provare in qualunque club dove sono stato: ho avuto esattamente la stessa sensazione all'Inter e al Real Madrid. Questo è il nostro obiettivo. Ovviamente miglioreremo la squadra e proveremo ad arrivare a quel livello.