La Germania per la seconda volta nella sua storia è Campione d'Europa. Battuta la Spagna grazie ad un gol abbastanza casuale di Weiser a fine primo tempo. Una Germania, schierata in campo, con un quadrato 4-1-4-1 con Weiser, Meyer, Arnold e Gnabry alle spalle dell'unica punta Philipp. Nonostante il modulo faccia pensare ad un atteggiamento più conservativo, la Germania domina il match costruendo occasioni su occasioni soprattutto con Gnabry, ma il più pericoloso è Meyer che colpisce il palo dopo 7 minuti.
La Spagna, schierata col classico 4-3-3 con Asensio, Ramirez e Deulofeu in attacco, si fa sorprendere dal pressing teutonico e non riesce a trovare le dovute contromisure. A fine primo tempo la Spagna paga questa situazione con il gol dello svantaggio siglato da Weiser. Nel secondo tempo gli spagnoli provano a riportare il match in parità, ma la Germania con grande attenzione riesce a contenere le iniziative offensive avversarie per poi provare a colpire in contropiede. Una situazione che si protrae per tutta la seconda frazione di gioco, al termine della quale la Germania può festeggiare meritatamente la conquista di questo prestigioso trofeo, susseguendo alla Svezia.
La prima occasione del match è per i tedeschi, con Meyer che allarga il gioco verso Weiser, il quale va alla conclusione da posizione defilata, ma il suo tiro indirizzato verso il primo palo viene respinto con ottima reattività dall'estremo difensore avversario. Sessanta secondi dopo i teutonici si costruiscono la prima vera chance da rete della partita: Gerhardt va al cross dalla fascia sinistra, Meyer colpisce di testa, ma la sua incornata s'infrange contro il palo destro della porta avversaria e termina sul fondo. Poco dopo Arnold tenta la sortita personale dai 30 metri, ma la sua conclusione sfiora solamente l'incrocio dei pali sinistro della porta difesa da Arrizabalaga. La Spagna si fa vedere in attacco solamente al 13' con Bellerin, che stacca bene di testa sul cross di Ceballos, ma il suo tentativo si perde a lato della porta avversaria.
Al quarto d'ora la Germania si riaffaccia in avanti con Gerhardt, che va al cross dalla fascia sinistra, il suo traversone viene raccolto da Gnabry, che va alla conclusione, ma il suo tiro termina sull'esterno della rete. Al 21' il fantasista del Bayern si rende nuovamente pericoloso: sulla punizione battuta da Arnold, il n.11 teutonico è autore di una bella conclusione a giro, che viene però provvidenzialmente respinta da Llorente, sulla ribattuta la palla giunge nuovamente a Gnabry, che conclude in porta, ma il suo tiro viene disinnescato in tuffo dall'estremo difensore avversario. Al 40' la sfida si sblocca: Toljan va via a Ceballos sulla fascia destra e crossa in mezzo dove c'è Weiser che di testa supera Arrizabalaga. Sul gol segnato dall'esterno tedesco si chiude il primo tempo, con la Germania meritatamente avanti per 1-0.
La ripresa si apre con la Spagna che sfiora subito il pareggio: Saul riceve palla, si gira e lascia subito partire una conclusione a giro col mancino che viene disinnescata con un grande intervento da Pollersbeck. La Germania, consapevole della necessità degli iberici di scoprirsi, prova a colpire in contropiede come al 60': Weiser si rende protagonista di una fantastica azione personale sulla destra, dopodichè serve Meyer che va subito alla conclusione, ma il suo tiro viene provvidenzialmente respinto da Vallejo. Un minuto dopo Gnabry sfrutta un errore di Merè e va via nella metà campo avversaria, una volta giunto davanti ad Arrizabalaga tira in porta, ma la sua conclusione viene parata col piede dal n.1 spagnolo. Sul corner successivo Kempf stacca benissimo di testa, ma la sua incornata termina di pochissimo a lato rispetto alla porta avversaria.
Al 63' Gnabry prova la conclusione dai 16 metri, ma il suo destro a giro si perde ben oltre la traversa. Tre minuti dopo ancora teutonici pericolosi, con Weiser che va alla conclusione da buonissima posizione, ma il suo tiro termina di parecchi metri a lato della porta avversaria. Al 72' la Spagna va vicinissima al pareggio: Dani Ceballos parte in dribbling nella metà campo avversaria, ed una volta giunto al limite lascia partire una conclusione potente ma fin troppo angolata, infatti la sfera sfiora solamente il palo destro della porta difesa da Pollersbeck. Poco dopo è Deulofeu a rendersi pericoloso: il fantasista spagnolo riceve palla sulla fascia sinistra, punta l'avversario e si accentra ed una volta giunto in area di rigore lascia partire una conclusione di destro che viene provvidenzialmente deviata sul fondo da Stark. Il forcing finale della Spagna non produce il tanto atteso pareggio, ed allora la Germania può festeggiare la conquista dell'Europeo.