Una stagione disastrata conclusasi con un playout ad altissimo rischio, per giunta un derby, contro l'Eintracht Braunschweig, altra squadra della Sassonia. Doppio 1-0, poca brillantezza, ma quanto basta. Il Wolfsburg è riuscito a rimanere in Bundesliga. Pensando a un anno fa, a una squadra ai quarti di finale di Champions, fa quasi sorridere, più o meno la stessa reazione che avranno i tifosi dei lupi a bocce ferme. Gioire per la salvezza con una rosa di tale calibro è un controsenso, ma dietro questa vittoria può esserci qualcosa in più, perché, riavvolgendo il nastro, sono molte le squadre che dopo il playout hanno spiccato il volo.

Jonker, la cui riconferma non è ancora scontata, ha tra le mani una rosa giovane, ricca di talento più o meno inespresso, ancora tutta da scoprire. Giocare certe gare, con obiettivi obbligati, riuscendo anche a raggiungerli, inevitabilmente rende più coesi i gruppi e quello del Wolfsburg è senza dubbio un nucleo costruito sulla linea verde - con in aggiunta quei veterani essenziali in una squadra di calcio - con un grande futuro davanti, almeno sulla carta.

Quest'anno qualcosa è andato storto (tutto, per la verità) e i lupi sono affondati costantemente, tra cambi scriteriati in panchina e continui tentativi di adattare i giocatori in campo a posizioni non loro, senza riuscire a trovare un undici equilibrato e che fornisse certe garanzie. Jonker lo ha evidentemente capito, ha scelto l'undici per le due gare di playout e ha raggiunto l'obiettivo, cosa non facile per giocatori per nulla abituati a combattere per la salvezza.

In estate non sono previste rivoluzioni, non possono essere previste, perché i talenti sono diventati poco appetibili per le big, ma hanno tanta, tantissima voglia di riscatto. A ciò si aggiungono i veterani, Mario Gomez su tutti, l'unico a raggiungere forse la sufficienza in pagella a fine stagione, ma si parla di un attaccante che dipende troppo dalla squadra per poter decidere (non a caso in Nazionale ha costruito le sue migliori soddisfazioni).

L'ex Fiorentina resterà probabilmente al suo posto, salvo follie dalla Cina, come vi resteranno tanti altri - fatta eccezione per Ricardo Rodriguez, partente annunciato da mesi. Sarà lui a dover guidare i baldi giovani nella resurrezione del Wolfsburg, il quale ha disperato bisogno di un leader, per cancellare l'annata nera e tornare in Europa, dove ha meritato di stare fino a due anni fa.