Termina qui l'avventura del Genk in Europa League. I belga avevano già scritto la storia in questa stagione giungendo ai quarti di una competizione europea per la prima volta: a questo punto si sono dovuti arrendere al Celta Vigo, che, dopo aver vinto il match d'andata per 3-2, oggi ha strappato un ottimo pareggio in casa degli avversari per 1-1. Gli spagnoli hanno potuto fare il loro gioco dettando i ritmi del match; i padroni di casa hanno fatto invece il possibile, rendendosi comunque pericolosi in contropiede. A passare il turno, meritatamente, sono però i galiziani, che allo stesso modo conquistano la semifinale europea per la prima volta. Di seguito il racconto del match.
Stuivenberg ad inizio gara sceglie un 4-3-3. In porta c'è Ryan. Castagne e Uronen si muovono invece da terzini, in mezzo la coppia con Brabec e Colley. Berge, Pozuelo e Malinovsky compongono la diga di centrocampo. Trossard e Buffel supportano la punta Samata in attacco. Modulo speculare scelto da Berizzo, che opta per Martinez fra i pali. In difesa i laterali sono Mallo e Jonny, con la coppia centrale Cabral-Fontas. Radoja si muove in cabina di regia, Wass ed Hernandez fanno invece le mezzali. In avanti, solito tridente con Iago Aspas, Guidetti e Pione Sisto.
La gara è sin dalle prime battute molto ritmata e ha un equilibrio incostante, che sembra sempre sul punto di crollare. Samata ha di testa la prima occasione del match, ma mira troppo alto da dentro l'area. Pione Sisto, al 16esimo, risponde con uno squillo ben più concreto: gran controllo per il danese intorno ai 15 metri di distanza dal bersaglio, poi tiro potente che sfila di poco oltre il palo alla sinistra di Ryan, che sembrava impotente. Fanno più possesso gli ospiti, calciando però male: tante volte, le loro conclusioni sono più che altro velleitarie e lontanissime dai pali degli oppositori, oppure murate. All'improvviso, in questa situazione di tensione, Guidetti ha la peggio in un contrasto: lo svedese è costretto a lasciare il campo per quest'infortunio. Al suo posto, dentro Beauvue, che entrato al 42esimo ha subito una clamorosa palla gol: un traversone lo trova tutto solo, lui aggancia e calcia angolato verso il secondo palo: Ryan è superbo ad evitare il vantaggio per la squadra in trasferta al tramonto della prima porzione del duello.
La ripresa parte sulla stessa falsariga. Trossard si fa vedere per la prima volta al giro d'orologio numero 5, con un tiro al volo seguito ad un rimpallo favorevole: Alvarez è molto attento nella circostanza, complice anche una conclusione non proprio imparabile. La gara sembra prendere una brutta piega per i padroni di casa quando, al 63esimo, Pione Sisto è bravo e fortunato a ricevere fra le linee un pallone sporco: da quella distanza, col piede favorito, l'ala degli iberici è allora una sentenza che piazza nell'angolo il pallone che vale lo 0-1. Non passano però neanche 240 secondi e Trossard approfitta di un errore in disimpegno clamoroso di Cabral, che si allunga troppo il pallone: il belga può allora controllare e, dal centro-sinistra, calciare una rasoiata nell'angolo. E' firmato così il pareggio immediato ed i giochi sono più che aperti.
In virtù del trionfo spagnolo dell'andata, i belga cercano di far valere il dominio territoriale nel finale e - sotto il piano del gioco - ci riescono, prevalendo in tante fasi. Ma le palle gol create dagli ospitanti si limitano a qualche cross sbagliato - o troppo lungo o troppo su Alvarez - un tiro da fuori di Trossard ed un incursione dello stesso: entrambe le iniziative si schiantano sul muro Fontas, autore di una prova tutto sommato solida. All'88esimo, sugli sviluppi di un fallo ai danni di Hernandez, steso dal neo-entrato Dewaest, si scatena una rissa che non porta però altre conseguenze se non l'ammonizione dei due protagonisti citati. Quest'immagine rende l'idea dell'ultima parte di questo duplice confronto, abbastanza spezzettata: a passare, però, sono comunque gli ospiti.