Ventotto conclusioni totali per conquistare una vittoria al sapore di Champions League. L'Hoffenheim si aggiudica molto probabilmente un posto tra le migliori quattro di Germania, scacciando a -8 l'Hertha Berlino battendolo a domicilio: termina 1-3 l'anticipo della 26esima giornata di Bundesliga, con mattatore Kramaric, autore di una doppietta e protagonista di altre quattro nitide occasioni (tra cui due legni).

Le scelte - Ancora privo di Weiser per infortunio, Dardai deve fare i conti anche con le assenze di Lustenberger, Plattenhardt e Duda: Pekarik parte a destra, a sinistra gioca Mittelstadt, mentre avanza Darida sulla trequarti. La risposta di Nagelsmann si compone del solito 3-5-2, senza particolari sorprese e nemmeno assenze di primo piano.

L'avvio di gara sorride alla compagine di Sinsheim, la quale impegna Jarstein con un Kramaric decisamente attivo, ma il cui diagonale è parabile dal norvegese; l'Hertha vien salvato pochi minuti dopo da un intervento decisivo di Mittelstadt sulla linea di porta, su un tentativo a botta sicura di Hubner. Alla lunga escono i berlinesi, pericolosi con i movimenti degli esterni a tagliare dentro il campo, così nasce l'occasione di Kalou, che trova le mani di Baumann, lesto anche nel fermare il pallone dopo una deviazione di un compagno. Il portiere ex Friburgo non può però nulla al 32', quando Pekarik sfrutta un liscio di Esswein per colpire da dentro l'area a botta sicura, sul primo palo, infilando l'1-0 e tornando al gol dopo nove lunghi anni di digiuno.

Il vantaggio dei padroni di casa dura però solo nove minuti, poiché un'ingenuità di Mittelstadt (che gli costa il giallo) provoca un rigore solare, che Kramaric realizza con freddezza e potenza, incrociando col destro. Il croato è scatenato, ritenta anche con il destro da fuori sul tramonto del primo tempo, sfiorando solo il palo. Ci prova anche il compagno di reparto Wagner in avvio di ripresa, di testa, anche lui senza inquadrare lo specchio. 

Fonte immagine: Twitter @achtzehn99
Fonte immagine: Twitter @achtzehn99

L'Hertha soffre, sembra nervoso e non riesce a uscire; la gara cambia definitivamente al 58', quando Mittelstadt entra piuttosto male, rimediando il secondo giallo e lasciando i suoi in inferiorità numerica. Fa di tutto per approfittarne l'Hoffenheim, mentre Dardai si copre togliendo Ibisevic e Kalou, ma finisce per schiacciarsi, ed il destro velleitario di Toljan è il preludio a 10 minuti di brividi. Inaugura la serie Kramaric, destro da oltre venti metri che subisce una deviazione e incoccia la traversa, ma poi torna giocabile, sempre sui piedi del croato, che ci riprova al volo centrando il palo. Sospiro di sollievo Jarstein, salvato dal legno anche pochi istanti dopo, su Demirbay, mentre per fermare il tentativo ravvicinato di Zuber (che tira anziché crossare, da ottima posizione) ci vogliono le mani del portiere norvegese.

Al 76', finalmente, Nagelsmann può festeggiare: dai venticinque metri Sule ha campo per provare il destro, sceglie di calciare e spacca la porta, sfiorando anche la traversa. Secondo gol in stagione, secondo gol contro l'Hertha. Strada spianata per l'Hoffenheim, che rischia il pari su un destro centrale di Stark, poi archivia con il tap-in di Kramaric, su assist di Wagner. Salgono a 48 i ragazzi di Nagelsmann, si fermano a 40 quelli di Dardai. In mezzo, il Dortmund a 46, quarto.