Sul campo fila tutto liscio – primo posto in Bundesliga a + 10 sulla seconda e quarti di finale di Champions League raggiunti in scioltezza con una doppia cinquina inflitta all’Arsenal – ma non tutti i giocatori del Bayern Monaco sono soddisfatti. Uno di questi è Joshua Kimmich, eclettico calciatore tedesco che ha debuttato nella scorsa stagione, quando in Baviera allenava Pep Guardiola. Dopo essersi reso utile in diverse posizioni, sembrava che la stagione 2016-17 fosse quella della consacrazione, agli ordini di Carlo Ancelotti.
L’inizio è stato promettente, con Kimmich, schierato sia come terzino destro che come centrocampista centrale, balzato agli onori della cronaca per aver segnato 7 reti nelle prime 9 presenze. Poi da dicembre il calo dell’utilizzo, con scampoli di partita o addirittura panchine – gli ultimi 90 minuti interi risalgono al match contro il Werder Brema del 28 gennaio. Ora è proprio Joshua Kimmich che si fa sentire a mezzo stampa e non le manda a dire al tecnico di Reggiolo: “Non mi interessa capire le ragioni delle decisioni del mister, non capisco questa situazione e voglio che cambi. L'allenatore sa che posso giocare in vari ruoli, in mezzo al campo, sulla destra, anche come centrale di difesa. Sto lavorando sui miei difetti ma in campionato abbiamo un buon vantaggio e Ancelotti potrebbe usare più turnover”.
Tutti i club interessati hanno drizzato le antenne e sono pronti a mettersi in fila per bussare alla porta del Bayern Monaco, a cominciare dal Manchester City di colui che lo ha lanciato nel grande calcio. Il Mirror Sports parla di un Pep Guardiola che sta preparando un’offerta da recapitare alla sua ex squadra, magari inserendo nell’affare anche Bernat, visto che nella prossima stagione avrà bisogno di nuovi esterni. Anche il Bayern però dovrà fronteggiare un problema, ossia il ritiro già annunciato di Philipp Lahm, vuoto che potrebbe benissimo essere colmato proprio da Joshua Kimmich.