Con un rotondo 2-0 nel match tra sorprese di alta classifica, il Lipsia riprende la propria marcia in testa alla Bundesliga, allungando a +3 sul Bayern Monaco. La vittima di giornata, l'Hertha Berlino, esce dalla Red Bull Arena con le ossa rotte e colleziona la seconda sconfitta consecutiva dopo la débacle interna con il Werder Brema. Le firme sulle reti sono di Werner e Orban: Hasenhuttl arriva al miglior modo possibile allo scontro di mercoledì contro i bavaresi.
Classico schieramento simil-4-4-2 per i Roten Bullen, con Ilsanker che continua a giocare sulla linea dei difensori, affiancato da capitan Orban, mentre a destra trova spazio Bernardo. Il brasiliano è l'unico cambio rispetto all'undici sconfitto una settimana fa sul campo dell'Ingolstadt. Diverse invece le modifiche apportate dai berlinesi, privi di Langkamp, Brooks e Duda: si rivede Weiser in difesa (ma dura solo 11 minuti), mentre in mediana Allan ed Hegeler rilevano Darida e Skjelbred. Dentro anche Haraguchi per Esswein, mentre Schieber trova spazio davanti al fianco di Ibisevic: Dardai opta infatti per mettersi a specchio.
Il match inizia immediatamente su ritmi infernali, accompagnati da immediate occasioni sfruttando gli spazi: ne trova uno enorme Halstenberg in piena area, deve mettere la punta delle dita Jarstein per evitare che il diagonale si insacchi. Dopo un altro paio di incursioni dei padroni di casa, gli ospiti iniziano ad affacciarsi dalle parti di Gulacsi con soluzioni estemporanee e poco pericolose, mentre il Lipsia riesce a concludere nello specchio anche con Sabitzer - centralmente - e con Forsberg, sul cui mancino deve salvare un difensore biancoblù. Dopo la mezz'ora la gara entra in una fase di stallo, ma si riaccende al 40', quando Timo Werner si districa in piena area, liberando il sinistro e piazzandolo alle spalle dell'estremo difensore per scrivere 1-0.
Un cambio per parte al rientro dagli spogliatoi, Kaiser e Darida rilevano rispettivamente Keita e Kalou. Il Lipsia perde in dinamismo, ma ne guadagna l'aspetto tecnico: la manovra avvolgente e l'ordine impediscono ai ragazzi di Dardai di ripartire. Il raddoppio sembra essere questione di tempo e all'ora di gioco arriva, con buona complicità della difesa dell Hertha: Orban viene abbandonato a centro area e ha vita facile nel girare in porta un corner. Il centrale firmerebbe anche la doppietta personale, non fosse che sul tiro di Poulsen, parato abbastanza miracolosamente da Jarstein, la sua posizione sia di netto fuorigioco.
Il finale è di gestione essenziale a cura del Lipsia, cercando di gestire il pallone e affondando in alcune circostanze, ma senza forzare. I Roten Bullen incrementano il bottino a quota 36, aspettando il Bayern domani e sognando un natale in testa alla classifica. Le risposte si avranno dopo lo scontro diretto del 21 dicembre.