In poco meno di una settimana il calcio Argentino ci ha regalato due delle migliori partite degli ultimi anni. Circa sette giorni fa il River Plate raccoglieva i cocci di un vaso distrutto da Tevez nel Super Classico mentre, questa notte, si ritrova ad alzare la Copa Argentina dopo un 4-3 epico contro il Rosario Central. Un match illogico fatto di rimonte, contro-rimonte e tanta foga come dimostrano tanti ammoniti. Vittoria da ricordare per il River Plate perchè grazie a questo successo vola in Copa Libertadores mentre il Gigante resta a mani vuote.
Per quanto riguarda le formazioni Gallardo conferma in blocco l'undici che ha perso contro il Boca Juniors: Alario e Driussi davanti con Ponzio e Fernandez sulle fasce. Il Rosario di Coudet risponde con uno strano 4-1-3-2 con il futuro Parigino Lo Celso dietro le due punte Ruben e Gutierrez con Montoya e Fernandez sulle fasce.
Parte meglio il Rosario Centaral, più aggressivo e pimpante nella manovra, River guardingo ma rischia tantissimo all'8' quando, da un calcio d'angolo dalla destra, Gutierrez viene trattenuto vistosamente a due passi dalla porta ma per l'arbitro clamorosamente non c'è nulla. Su capovolgimento di fronte Alario imbecca di desta Fernandez che, a tu per tu con Sosa, viene steso. Stavolta c'è calcio di rigore: dal dischetto Alario non sbaglia, 1-0. Il Rosario accusa leggermente il colpo tanto che al 14' ci prova anche D'Alessandro su punizione ma stavolta Sosa blocca senza problemi. La partita è combattuta ma al contempo molto bella come dimostra l'occasione colossale che capita a Teofilo Gutierrez, ma l'attaccante Rosarino spara addosso a Batalla di testa da due passi.
Il pareggio sembra nell'aria e arriva al 26' quando da un'azione d'angolo viene rimesso il pallone in mezzo, Batalla sbaglia l'uscita e il più lesto ad approfittarne è Musto che deposita a porta vuota, 1-1. la squadra di Galalrdo accusa il colpo tanto che quattro minuti dopo il Rosario ribalta tutto con Teofilo Gutierrez che scodella in mezzo per Ruben il quale è bravo a prendere il tempo Olivera, stoppa e batte Batalla per il gol dell' 1-2. Per fortuna del River c'è l'arbitro che al 38' assegna il secondo rigore della partita per i Millonarios a causa di una leggerissima trattenuta su Alario che, dal dischetto, non cambia angolo e fa 2-2. L'ultima chance del primo tempo ce l'ha ancora il Rosario con Ruben che, dopo un cross di Montoya, ruba il tempo a Batalla ma al momento del tiro viene murato dalal difesa bianco-rossa. Partita tesissima come dimostra la rissa negli spogliatoi a fine primo tempo.
Nella ripresa i ritmi si abbassano ma è sempre il Rosario a fare la partita con Teofilo che impegna Batalla al 55'. Tempo sette minuti ed eccolo il nuovo sorpasso del Gigante con una bella azione corale che porta al tiro Fernandez, Batalla non blocca ancora ed il più veloce e Ruben che insacca facendo 2-3. Gallardo è preoccupato, la squadra si sbilancia e sembra rivivere l'incubo di cinque giorni fa quando Lo Celso al 69' si invola tutto solo verso la porta ma grazia incredibilmente Batalla che in qualche modo blocca e salva i suoi. Qui la partita cambia perchè in tre minuti il River la ribalta, al 72' torre di Fernandez per Alario che con una zampata anticipa Sosa e fa 3-3. Il meglio deve ancora venire perchè al 75' da un cross sponda di Ponzio per l'accorrente e, neo-entrato, Alonso che in spaccata anticipa Musto e fa 4-3. Incredibile.
E' un contraccolpo troppo grande per il Rosario che non riesce a reagire, anzi, rimane in dieci per il rosso diretto a Ruben. Il River nel finale va anche vicino al quinto con Alario che di testa colpisce la traversa, ma va bene cosi. Al triplice fischio festa per i Millonarios che vincono la Copa Argentina e volano in Libertadores. Solo rimpianti per il Central.