La notte italiana, ore 00.30 per l'esattezza, sarà una delle più importanti nella carriera di Sebastian Giovinco. La Formica Atomica, stella indiscussa del suo Toronto e di tutta la Major League Soccer, farà visita al New York City di Andrea Pirlo nella semifinale di ritorno della Eastern Conference.

Forte del 2-0 maturato in Canada, la squadra del 10 ex Juventus è ad un passo dalla storica finale, e gran parte del merito va proprio al suo calciatore più rappresentativo. Giovinco, costretto a fuggire dall'Italia per trovare la sua dimensione, ora sì, è diventato grande. 
22 reti nella passata stagione e 17 in quella ancora in corso hanno fatto dell'ex Empoli e Parma uno dei personaggi più amati di tutta la lega. Trascinatore, show man, volto copertina e tanto altro. Il business intorno al nome di Giovinco, negli Stati Uniti e in Canada è arrivato alle stelle. In Italia invece, molti hanno dimenticato i suoi dribbling ubriacanti, le sue punizioni a giro e la sua simpatia contagiosa. 

Tra i tanti, anche il nuovo commissario tecnico della Nazionale Italiana, Giampiero Ventura, sembra aver perso le tracce della Atom Ant. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Seba non ha nascosto la delusione per non esser stato contattato da Ventura: "Magari c’è la percezione che qui si giochi sotto ritmo. È un’idea che rispetto, anche se naturalmente non sono d’accordo". - afferma sicuro Giovinco - "Ognuno poi fa le scelte che più ritiene giuste e sinceramente non credo che ci sia in assoluto alcun tipo di pregiudizio nei miei confronti. Ovviamente, mi auguro che la telefonata prima o poi arrivi. Naturale che l’ambizione di tornare in Nazionale ci sia".

La linguaccia di Giovinco! Fonte foto: Rivistaundici.com
La linguaccia di Giovinco! Fonte foto: Rivistaundici.com

A Torono, il telefono di Giovinco non è mai squillato. Ne Ventura ne altri club di Serie A hanno mai cercato l'ex Juve: "Nessuno si è fatto avanti: lo giuro. Forse perché sanno che sono sotto contratto ancora per un paio di stagioni" scherza Sebastian. Nel corso delle stagioni a stelle e strisce, la crescita è stata incredibile, soprattutto dal punto di vista mentale. I 30 anni, traguardo sempre piu vicino, hanno cambiato Giovinco nel modo di pensare e di porsi dentro e fuori dal campo: "A 29 anni sei sicuramente nel pieno della tua maturità e l’età aiuta a migliorare soprattutto a livello mentale" afferma Seba, poi molto deciso nel rimandare al mittente le critiche sulla scarsa difficoltà dellla MLS: "Non devo chiarire niente. Io m’impegno e faccio del mio meglio. A volte ci riesco, altre no. Poi ognuno è libero di fare le proprie valutazioni. Ma non è un campionato semplice come afferma qualcuno. L’ho già ripetuto in più occasioni e non è mia intenzione far cambiare opinione a chi si è già formato un giudizio. Non m’interessa".

In chiusura, un commento sulla partita di questa notte. Il suo Toronto è pronto per fare la storia, ma dall altra parte del rettangolo verde, ci sarà un vecchio amico e compagno: Andrea Pirlo. Giovinco spera che il genio del 21, almeno per una notte resti nascosto: "Non è un match inedito, però è la prima volta in una partita a eliminazione, con posta in palio così alta. - dice Giovinco - Uno di noi due va a casa e spero di non essere io. Diciamo che avrei preferito giocarci assieme con Andrea e non contro".